Economia

Isfol. Persone con disagi mentali, solo lo 0,6% assunto

mercoledì 17 giugno 2015
In Italia nel 2013 solo lo 0,6% delle aziende ha assunto personale con problemi psichiatrici. È il dato che emerge dall'indagine nazionale dell'Isfol. La ricerca ha coinvolto 900 imprese italiane. "Nel 2011 la percentuale di assunzione era del due per cento. Dopo due anni c'è stata una diminuzione del 72 per cento - spiega Amedeo Spagnolo dell'Isfol -. L'obiettivo del rapporto è quello di far emergere gli ostacoli, ma anche i fattori positivi che facilitano l'entrata nel mondo del lavoro dei disabili mentali. Il 65% dei datori di lavoro ha assunto per obbligo di legge, mentre il 14% per solidarietà. Abbiamo chiesto alle aziende che non hanno tra i loro dipendenti persone disabili cosa gli farebbe cambiare idea: il 34% ha risposto che le competenze della singola persona sono il motivo che li porterebbe a dare loro una opportunità; il 21% ha affermato che vorrebbe degli sgravi fiscali e il 15% desidera un supporto dei servizi pubblici. Questo dimostra che la legge 68 del 1999 che definisce le norme per il diritto al lavoro dei disabili non è attuata adeguatamente in Italia. Il 3% delle aziende, invece, afferma che non assumerebbe mai un paziente psichiatrico: questo è un dato preoccupante".Nel 78% dei casi non ci sono stati problemi di inserimento: "I colleghi - afferma Spagnolo - hanno accolto bene i lavoratori con disturbi psichici e nel 10% dei casi la loro presenza ha aumentato la solidarietà tra i dipendenti". Questo è il motivo per cui l'80% delle aziende dopo aver sperimentato la loro assunzione tende ad offrire un lavoro anche ad altri disabili. Un aiuto importante è svolto anche dal tutor aziendale, che nel 65% dei casi sostiene e guida i nuovi assunti. La ricerca dell'Isfol ha registrato una significativa riduzione anche dei lavoratori con disabilità fisica: nel 2012 il 6% delle imprese private italiane ne aveva assunto uno, nel 2013 la percentuale è scesa al 3%, con una diminuzione del 51%.