Economia

ECONOMIA. L'Ocse: Italia in ripresa, ma pesa il debito pubblico

giovedì 19 novembre 2009
L'Ocse rivede al rialzo le stime di crescita per il 2010: i paesi dell'area registreranno un aumento del Pil pari all'1,9% contro lo 0,7% previsto in precedenza. È quanto si legge nell'Economic Outlook. Nel 2011 è prevista una crescita del 2,5%, mentre quest'anno il Pil dei paesi dell'area scenderà del 3,5%.  Il Pil italiano calerà del 4,8% quest'anno per poi tornare a crescere dell'1,1% il prossimo e dell'1,5% nel 2011. È la stima dell'Ocse nell'Economic Outlook. In Italia, afferma l'Ocse, l'attività ha ripreso nel terzo trimestre, con il miglioramento delle condizioni finanziarie che ha "aiutato a ricostituire la fiducia e spingere la domanda interna". Ma secondo l'Organizzazione "sia il timing sia la forza della ripresa sono incerte". Con il deficit pubblico al 5,5% e soprattutto un debito pubblico che raggiungerà il 120% del pil nel 2011. Rimangono preoccupanti per l'Italia, tuttavia, i numeri indicati dall'Ocse nel rapporto semestrale sulle previsioni economiche. Una realtà non molto diversa rispetto alle altre economie sviluppate. L'Ocse infatti sottolinea che molti paesi presenteranno nel 2011 un debito pubblico superiore al pil. Lo scudo fiscale. Lo scudo fiscale varato in Italia dovrà restare una misura eccezionale: è quanto suggerisce l'Ocse nell'Economic Outlook. In Italia, si legge, "c'è stato un miglioramento dell'adesione agli obblighi tributari e minor ricorso alle misure una tantum negli ultimi anni e gli sforzi contro l'evasione continuano". Tuttavia, secondo l'Ocse, l'introduzione dello scudo fiscale "dovrebbe esser visto dai contribuenti come una misura eccezionale" perchè "altrimenti i contribuenti potrebbero concludete che ulteriori amnistie fiscali sono probabili".Il debito pubblico italiano "salirà al 120% nel 2011" e il deficit resterà sopra il 5%: è la stima dell'Ocse nell'Economic Outlook. "Anche se le entrate sono diminuite - afferma l'Ocse - i controlli sulla spesa sembrano aver contenuto il deficit strutturale entro i limiti fissati dal Governo nel bilancio 2009". "Pur tuttavia - si legge - il deficit supererà il 5% e il debito salirà di quasi 10 punti percentuali nel 2009 al 115% entro fine anno", precisa l'Organizzazione che stima il deficit a quota 5,5% quest'anno, 5,4% il prossimo e 5,1% nel 2011. "Sforzi significativi di consolidamento fiscale saranno dunque necessari dal 2011 in poi, quando la crescita riprenderà".