Economia

Istat. Occupati in crescita a novembre, ma il Covid cancella 300mila posti di lavoro

Redazione Economia venerdì 8 gennaio 2021

Una manifestazione per il lavoro, prima dell'emergenza Covid

Segnali positivi sul fronte dell'occupazione per il mese di novembre anche se l'emergenza Covid ha avuto come effetto quello di far sparire qualcosa come 300mila posti di lavoro che salgono a 390 mila se si considera l'intero anno (vale a dire dal novembre 2019).

Gli ultimi dati diffusi dall'Istat sottolineano come a novembre 2020 i livelli di occupazione e disoccupazione siano inferiori a quelli di febbraio di 300 mila e di oltre 170 mila unità, mentre l'inattività è superiore di quasi 340 mila unità. Tantissimi insomma coloro che, nell'incertezza di questo momento storico, hanno scelto di non cercare neanche un'impiego. Rispetto a febbraio, il tasso di occupazione è più basso di 0,6 punti percentuali e quellodi disoccupazione torna invece a essere inferiore di 0,5 punti.

Uno spiraglio di luce arriva dai dati mensili. A novembre, dopo la sostanziale stabilità di ottobre, tornano a crescere gli occupati; un incremento si registra anche per gli inattivi, che erano in calo da maggio, mentre si fa più marcata la diminuzione dei disoccupati. La crescita dell'occupazione, pari allo 0,3% (+63mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere, i dipendenti a tempo indeterminato, gli autonomi e tutte le classi d'età ad eccezione dei 25-34enni che, insieme ai dipendenti a termine, segnano una riduzione. Nel complesso il tasso di occupazione sale al 58,3% (+0,2 punti). Forte il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-7,0%, pari a -168mila unità) che è generalizzato sia per sesso sia per età. Il tasso di inattività sale al 35,8% (+0,2 punti).

Il livello dell'occupazione nel trimestre settembre-novembre 2020 è superiore dello 0,6% a quello del trimestre precedente (giugno-agosto 2020), con un aumento di +127mila unità. Nel trimestre calano sia le persone in cerca di occupazione (-2,8%, pari a -67mila) sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -117mila unità). Le ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno 2020 hanno fatto sì che, anche nel mese di novembre 2020, l'occupazionecontinui a essere più bassa di quella registrata nello stesso mese del2019 (-1,7%, pari a -390mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (287mila) e autonomi (-103mila) e tutte le classi d'età, fatta eccezione per gli over50, che crescono di 130mila unità per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,8 punti percentuali. Nell'arco dei dodici mesi, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-10,3%, pari a -256mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +479mila).