Economia

NEW YORK. Obama a Wall Street: senza riforme nuova crisi

giovedì 22 aprile 2010
Senza la riforma finanziaria gli Stati Uniti sono condannati a una nuova crisi. Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama, secondo quanto emerge da un estratto del discorso che pronuncerà oggi a New York. «È essenziale che impariamo da questa crisi per non essere condannati a ripeterla», ha detto il presidente Usa Barack Obama, secondo le anticipazioni diffuse dalla Casa Bianca di un discorso che terrà in giornata a New York. «È esattamente quello che accadrà - ha avvertito riferendosi alla possibilità di nuove crisi - se noi lasciamo sfuggire questa occasione» per rimettere mano al sistema di regole per le banche e le altre istituzioni finanziarie, dossier che è attualmente all'esame del Senato americano.«Io credo che un settore finanziario forte - ha rilevato Obama - è quello che aiuta la gente ad aumentare i capitali, ad ottenere dei prestiti e a investire nell'economia. Ma un mercato libero non ha mai voluto dire il permesso di prendere tutto quello che si vuole prendere, qualunque sia il modo. Alcuni a Wall Street hanno dimenticato che dietro ogni dollaro investito in Borsa, c'è una famiglia che prova a comprare una casa, a pagare gli studi, ad aprire un negozio o a mettere da parte per la pensione».Sempre con un appello rivolto al mondo della finanza, Obama ha detto di auspicare una collaborazione del mondo di Wall Street con lui e il Congresso: «Voglio esortarvi a essere con noi e non contro di noi», ha concluso.  Nel suo discorso Obama ancora una volta metterà l'accento sul fatto che la crisi finanziaria, e la conseguente recessione che ha bruciato otto milioni di posti di lavoro negli Usa, è stata provocata «dalla mancanza di responsabilità, tanto a Wall Street quanto a Washington».  Questo è stato detto più volte, sottolinearà Obama ricordando il suo discorso sempre a New York di oltre due anni fa, ma è importante ripeterlo «perchè è essenziale che impariamo dalla lezione della crisi, così non siamo destinati a commettere gli stessi errori. Perchè non vi illudete - aggiungerà Obama - questo è esattamente quello che succedere se permettiamo che si sprechi questa occasione, una cosa inaccettabile per me e per il popolo americano».Il discorso di oggi a New York conferma come Obama non intenda allentare il pressing politico e mediatico per la riforma finanziaria, avviato lo scorso 24 marzo, il giorno dopo della firma da parte di Obama della riforma sanitaria, con un incontro alla Casa Bianca con i leader democratici delle commissioni interessati al passaggio del testo di riforma. Quello è stato il segnale della volontà di Obama di premere sull'accelleratore, sfruttando la scia del successo ottenuto, con un'eccessiva lentezza che ora Obama vorrebbe evitare, sulla Sanità.Per questo Obama, a differenza di quanto ha fatto con la riforma sanitaria, questa volta è sceso in campo già al primo tempo e non ai supplementari. Con un ruolo doppio, da una parte pubblico, con i discorsi e le interviste in cui in queste settimane ha criticato l'opposizione dei repubblicani e ha minacciato di porre il veto ad una riforma che non abbia tutti gli elementi di controllo necessari, e dall'altra più riservato, con gli incontri con gli esponenti del Congresso, di entrambi i partiti, essenziali al passaggio della legge.