Economia

La misura. Novartis e Chiesi sostengono la genitorialità

Cinzia Arena lunedì 18 marzo 2024

La sede del gruppo farmaceutico Chiesi

Chiesi e Novartis, aziende leader nel settore farmaceutico, annunciano nuove misura a sostegno della genitorialità per i propri dipendenti.

Chiesi ha sottoscritto un nuovo contratto integrativo aziendale, valido per il triennio 2024-2026: si applica agli oltre 2.200 collaboratori. Tra le misure più rilevanti: il congedo parentale facoltativo retribuito al 100%, il congedo di genitorialità, che integra il congedo di paternità, applicato anche alle coppie omogenitoriali, con 12 settimane retribuite al 100% al posto dei 10 giorni previsti dalla legge, 20 giorni di permessi aggiuntivi per i lavoratori caregiver. In una logica di migliore "life Harmony", per i lavoratori che operano in regime di ciclo continuo viene adottato un modello di turnazione più sostenibile, con una riduzione dell’orario di lavoro a 34 ore settimanalialle lavoratrici, che sono vittime di violenza e sono perciò inserite in programmi di protezione, l’azienda garantisce il 100% della retribuzione per un periodo di tre mesi in aggiunta a quanto previsto dalla normativa vigente.

Soddisfatto Giuseppe Accogli, ceo del gruppo Chiesi: «Insieme a Prosperità, Pazienti e Pianeta, Persone è uno dei quattro pilastri della nostra Strategia di Sostenibilità. Quando parliamo dei nostri collaboratori, ci poniamo l’obiettivo di favorirne il benessere e di accompagnarne la crescita, professionale e personale. Il nuovo contratto integrativo aziendale è una testimonianza concreta del nostro impegno come Sustainable Company e della volontà di prenderci cura delle nostre persone. Voglio sottolineare la modernità e, per diversi aspetti, l’unicità di questo accordo: in materia di sostegno alla genitorialità, di tutela dei caregiver e dei pazienti nel rapporto di lavoro, di gender equity e inclusività, il Gruppo Chiesi assume posizioni che superano l’attuale quadro normativo di riferimento".

Sulla stessa lunghezza d'onda Novartis che riconoscerà a tutti i neogenitori che lavorano in azienda un congedo parentale facoltativo con un supporto ulteriore rispetto a quello previsto per legge, che prevede una copertura retributiva fino all'80% dello stipendio nei sei mesi di utilizzo. Si tratta di uno dei punti chiave dell'accordo Integrativo sottoscritto con le sigle sindacali e il supporto di Assolombarda, che contiene "altre importanti novità in materia di welfare, introducendo un rafforzamento del sostegno sia per la previdenza complementare che per l'assistenza sanitaria sia per i dipendenti che per i loro familiari", si legge in una nota.

Genitorialità, salute e miglior equilibrio vita-lavoro: sono i temi al centro dell’accordo Integrativo che prevede anche il rafforzamento dello smart working per i lavoratori di sede.Già previsti in azienda interventi a sostegno della parità di genere come, ad esempio, la raggiunta equità salariale e il riconoscimento di 20 settimane retribuite pienamente in caso di nascita di un figlio anche per i padri.

In Italia Novartis ha circa circa 2.230 dipendenti. Il gruppo è presente in oltre 180 Paesi in tutto il mondo e ha circa 120mila dipendenti.

“Oggi la società è in continuo cambiamento e mutano anche i bisogni e le sfide con cui tutti noi siamo costretti a fare i conti, in un complesso equilibrio tra vita professionale e lavorativa. Come azienda condividiamo quindi con piacere le novità introdotte nell’accordo raggiunto con i rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni sindacali territoriali - commenta Andrei Ghindaoanu, People & Organization Head di Novartis Italia -. Si tratta di passi avanti significativi che mettono al centro le nostre persone e creano le condizioni per migliorare il loro benessere”.

La misura di fatto aggiunge quattro mesi di congedo parentale facoltativo retribuito all’80% ai due previsti dalle nuove norme entrate in vigore nel gennaio 2024. Per i genitori che hanno completato il congedo obbligatorio di maternità dopo il 31 dicembre 2023 sono previsti per quest'anno due indennizzi: due mesi (complessivi tra entrambi i genitori) all’80% della retribuzione se usufruiti entro il sesto anno del bambino; ulteriori sette mesi (complessivi tra entrambi i genitori) al 30% della retribuzione se utilizzati entro il dodicesimo anno del bambino. Previsti infine altri due mesi retribuiti al 30% solo per i redditi bassi.