Economia

Codice della strada. Multe, parcheggi selvaggi e monopattini: ecco le nuove norme

Alberto Caprotti martedì 9 novembre 2021

Adeguare il Codice della strada alle nuove esigenze della mobilità è stata un'operazione lunga e non del tutto compiuta, ma con l'approvazione definitiva e senza ulteriori modifiche del decreto Infrastrutture, tutte le novità contenute nel provvedimento entreranno in vigore domani 10 Novembre, giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto. Le modifiche più importanti riguardano l'uso dei monopattini, che non potranno più transitare ed essere parcheggiati sui marciapiedi. È stata anche limitata la loro velocità massima, da 25 a 20 km orari (ma rimane a 6 km/h nelle aree pedonali) e diventa obbligatorio indossare il casco, ma solo fino a 14 anni. Molte novità riguardano anche chi è alla guida di un'auto. Vengono inasprite le multe per chi getta oggetti dai veicoli in movimento insozzando la strada. Cambia anche la norma sugli attraversamenti pedonali: la precedenza va data al pedone anche se si accinge ad attraversare e non solo se già è sulle strisce. Le sanzioni per il telefonino sono estese anche a chi toglie le mani dal volante per utilizzare pc portatili o tablet e si introduce la responsabilità del conducente della moto nel caso in cui il passeggero, anche se non minorenne, non porti il casco. Multe maggiorate anche per il parcheggio selvaggio sui posti riservati alle ricariche di auto elettriche o alle donne in gravidanza. Ma vediamo nel dettaglio cosa sta per cambiare.

Monopattini più lenti, e con indicatori di direzione

L'annunciata stretta sui monopattini elettrici si è parzialmente sgonfiata durante la discussione nelle commissioni Ambiente e Lavori pubblici della Camera, ma il Parlamento ha ampliato l'ambito di circolazione di questi mezzi. Mentre finora i monopattini potevano circolare solo sulle strade urbane e, fuori città, solo sulle piste ciclabili, adesso questa limitazione cade. La norma, infatti, afferma esplicitamente che possono circolare "dovunque sia consentita la circolazione dei velocipedi". Nessun obbligo di assicurazione però (che resta confermata solo per i mezzi in sharing), e soprattutto niente obbligo di casco per i maggiorenni e nessun divieto di utilizzo per i minorenni, come invece era stato ipotizzato.

Tra le altre novità approvate vi sono l'obbligo degli indicatori di direzione e di freno a partire dall'1 luglio 2022 sui mezzi di nuova commercializzazione e l'adeguamento entro il 1° gennaio 2024 per quelli già in circolazione e la velocità massima, che scende da 25 a 20 km/h (nelle aree pedonale resta a 6 km/h). Infine, arriva anche l'obbligo di fotografia al termine del noleggio dei mezzi in sharing per evitare la sosta selvaggia, che i Comuni dovranno disciplinare meglio con la realizzazione di aree specifiche, eventualmente anche sui marciapiedi. Il governo, poi, studierà l'ipotesi di introduzione di un'assicurazione obbligatoria, materia sulla quale entro maggio 2022 dovrà inviare una relazione alle competenti commissioni parlamentari.

Per ora nessun obbligo di assicurazione (che resta confermata solo per i mezzi in sharing). Si conferma inoltre il divieto di marcia contromano. Da mezz’ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell’oscurità e di giorno, qualora le condizioni di visibilità lo richiedano, le luci dei monopattini devono essere accese e il conducente deve indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti. La violazione di una di queste disposizione prevede una multa di 50 euro. Confermata anche la norma che vieta al conducente di trasportare altre persone, oggetti o animali, di trainare veicoli, condurre animali, farsi trainare da un altro veicolo, di avere libero l’uso delle braccia e delle mani e di reggere il manubrio sempre con entrambe le mani, salvo che non sia necessario segnalare la manovra di svolta sui mezzi privi indicatori di direzione. La violazione di una di queste disposizioni prevede una multa di 50 euro.

Multe, parcheggi "rosa", disabili e aree per elettriche

Dal 1 gennaio 2022 i titolari del contrassegno disabili potranno sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento nel caso in cui siano occupati o non disponibili gli stalli a loro riservati. Vengono inoltre aumentate le multe per chi parcheggia nei posti dedicati alle mamme in gravidanza o con figli fino a 3 anni, o nei posti riservati per le ricariche delle auto elettriche dove è vietata la sosta ai veicoli che non effettuano la ricarica e ai veicoli elettrici che permangono sullo spazio oltre un'ora dopo il completamento della ricarica. Questo limite non si applica tra le ore 23 e le 7 a eccezione dei punti di ricarica di potenza elevata, cioè per la ricarica veloce (superiore a 22 kW e pari o inferiore a 50 kW) e ultra-veloce (superiore a 50 kW). Entrano inoltre nel Codice della strada i cosiddetti "stalli rosa", parcheggi riservati (in modo permanente o temporaneo) alle donne in gravidanza e ai genitori con figli fino a due anni muniti di un contrassegno speciale denominato "permesso rosa", documento che peraltro dovrà essere disciplinato con uno specifico provvedimento ministeriale (come la relativa segnaletica).

Precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali

Si dovrà prestare più attenzione ai pedoni sulle strade prive di semafori. "I conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovino nelle loro immediate prossimità. I conducenti che svoltano per inoltrarsi in un'altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sull'attraversamento medesimo o si trovino nelle sue immediate prossimità, quando ad essi non sia vietato il passaggio".

Incentivi per i meno abbienti

Sbloccato l'incentivo alle auto elettriche per chi ha un reddito Isee familiare fino a 30 mila euro: il bonus, pari al 40% del prezzo di listino, era stato introdotto con la legge di bilancio per il 2021, che aveva stanziato 20 milioni di euro, ma non era mai stato disciplinato. Su questo incentivo, adesso, si applicano le norme previste per i bonus attualmente in vigore (anticipo della concessionaria, rimborso della casa e credito d'imposta con lo Stato). Peccato che l'attuazione di questa iniziativa sia "subordinata all'autorizzazione della Commissione europea": se, come appare molto probabile, l'ok di Bruxelles non dovesse arrivare (o dovesse giungere oltre il termine del 31 dicembre) questa opportunità svanirà, salvo un'eventuale riproposizione con la legge di bilancio per il 2022.

Neopatentati e foglio rosa

Il parlamento ha introdotto, finalmente, una modifica a una norma assurda, quella delle limitazioni di guida per i neopatentati sino ad oggi più restrittiva di quella che disciplina la guida di chi ha superato l'esame di teoria ma non ha ancora il permesso di guida definitivo. Il divieto per il primo anno dal conseguimento della patente B, di guidare autovetture di potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e potenza massima pari a 70 kW non si applicheranno se al fianco del conducente si troverà, in funzione di istruttore, una persona di età non superiore a 65 anni, munita di patente valida per la stessa categoria o superiore, conseguita da almeno dieci anni. Quanto al foglio rosa, dall'esplosione della pandemia la validità dell'autorizzazione per esercitarsi alla guida è stata estesa con provvedimenti specifici - più volte reiterati - da 6 a 12 mesi: con il cosiddetto decreto infrastrutture, la validità del documento passa invece definitivamente a 12 mesi. L'esame di teoria per la patente di guida inoltre sarà valido fino a tre tentativi di prova pratica (la prima e due ripetizioni). Attualmente i tentativi possibili sono due.

Dispositivi digitali vietati e nuovi taxi

Viene ampliato il novero degli strumenti il cui uso senza viva-voce è vietato alla guida oltre a quello dei cellulari: adesso sono espressamente menzionati "smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l'allontanamento delle mani dal volante". Il servizio taxi, finora riservato alle autovetture, potrà essere svolto anche con veicoli a due e tre ruote e persino con i velocipedi.

Trasparenza sulle multe dei Comuni

Gli enti locali (Comuni, unioni di Comuni, Province) dovranno pubblicare sul proprio sito web istituzionale, entro il 30 giugno di ogni anno, la relazione sulla somma incassata nell'anno precedente dalle violazioni del Codice della strada e riferire sul modo con cui queste somme sono state utilizzate.

Documenti di guida e dell'auto

Scompare l'obbligo di recarsi in un comando di Polizia (o di Carabinieri) per "esibire" carta di circolazione, certificato di idoneità tecnica dei ciclomotori, patente, foglio rosa o certificato di assicurazione nel caso in cui si sia stati multati (42 euro che scendono a 29,40 con lo sconto) per aver circolato senza uno di questi documenti. A condizione, ovviamente, che la loro esistenza e validità possano essere accertate consultando le banche dati gli archivi pubblici o quelli gestiti da amministrazioni dello Stato. Al momento, la cosiddetta "inottemperanza all'invito di presentare i documenti" è punita con una ulteriore multa di 430 euro.

Multe e auto a noleggio

Cambia l'articolo 196 del Codice della strada che disciplina il principio di solidarietà per le auto a noleggio: responsabile in solido delle violazioni commesse alla guida di macchine a noleggio a lungo e a breve termine non sarà più il locatore bensì il locatario. Una decisione che soddisfa le imprese di noleggio ma che rischia di provocare qualche problema alle entrate dei Comuni data la difficoltà, soprattutto per gli enti più piccoli, a notificare i verbali ai cittadini stranieri e la scarsa propensione di questi ultimi a pagare le multe emesse dalle autorità italiane.

Pubblicità sessista e violenta sulle strade e sui veicoli

Nell'articolo che disciplina la pubblicità sulle strade e sui veicoli sono stati aggiunti commi che prevedono il divieto di pubblicità con messaggi sessisti o violenti, o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere, alle abilità fisiche e psichiche.