Economia

Crociere. Msc: con gli sgravi fiscali assunzione di 15mila marittimi italiani

Paolo Pittaluga venerdì 27 novembre 2020

Il settore marittimo è in sofferenza, sia nel comparto merci sia in quello passeggeri. In attesa che l'emergenza dovuta alla pandemia si esaurisca ci sono operatori che non frenano gli investimenti. E vorrebbero aprire finestre di sviluppo. È il caso di Msc Crociere che ha un piano chiaro (6 navi in costruzione solo con Fincantieri) e vorrebbe “italianizzarlo" il più possibile. Si deve leggere in quest'ottica la richiesta di Pierfrancesco Vago, executive chairman di Msc Crociere, lanciata ieri all'assemblea di Assarmatori.

15mila assunzioni italiane

“Assumeremo 35 mila persone come personale navigante: se venissero allargati a tutti i marittimi italiani gli sgravi contributivi sul costo del lavoro previsti per le navi che battono bandiera italiana, almeno 15mila dei 35 mila nuovi assunti potrebbero essere marittimi italiani". La proposta nasce dal fatto che per ora il Registro internazionale italiano permette gli sgravi contributivi solo alle navi con bandiera italiana ma la Commissione Europea ha chiesto di estenderli anche ai marittimi imbarcati su navi con bandiere europee.

Proposta avvallata da Assarmatori

Proposta condivisa anche dal presidente di Assarmatori, Stefano Messina. "L'Italia dovrà recepire l'indicazione entro febbraio - ha ricordato - definendola “una grande occasione da cogliere. La legge 30/98 ha permesso di invertire la tendenza negativa e ha fatto crescere l'occupazione italiana. Tuttavia, negli ultimi anni il numero degli addetti non è aumentato ed il numero delle navi e il tonnellaggio della flotta nazionale faticano a crescere. Quindi la grande possibilità di crescita dell'occupazione marittima nazionale deriva dall'impiego di personale incentivato dall'allargamento dei benefici alle navi europee".