Economia

Aumento di capitale. Il no di Bce alla proroga per Mps irrompe nella crisi di governo

Luca Mazza venerdì 9 dicembre 2016

Monte dei Paschi di Siena, il governo che non c'è deve affrontare anche questa grana

Nel bel mezzo della crisi di governo scoppia la grana Monte dei Paschi di Siena. Il Consiglio di Vigilanza della Bce respinge la richiesta dell’istituto senese di una proroga di 20 giorni (spostando la scadenza del 31 dicembre al 20 gennaio) per l’aumento di capitale da 5 miliardi.

Il no di Francoforte, a questo punto, seppellisce definitivamente la soluzione di mercato a cui stavano lavorando – già con molte difficoltà - Jp Morgan e Mediobanca. Allo stato attuale, dunque, l’unica soluzione per il salvataggio della banca è l’intervento dello Stato.

L'Italia è chiamata a una soluzione in tempi rapidi per evitare che la crisi di Mps si allarghi all'intero sistema bancario, ma il vuoto di potere creato dalla vittoria del No al referendum costituzionale (e dalle conseguenti dimissioni del premier Matteo Renzi) non aiuta. Roma intende proteggere 40.000 risparmiatori che hanno bond subordinati del Monte. Il piano allo studio prevede l'acquisto e la successiva conversione di questi titoli. Non è chiaro, al momento, se la Ue permetterebbe un programma di questo tipo, considerandolo "aiuto di Stato". Se il tentativo non riuscisse ci sarebbe lo spettro del bail-in, con il coinvolgimento inevitabile per i titolari delle obbligazioni subordinate emesse da Mps.

Resta da vedere, infine, "se" e "cosa" resterà in piedi del piano messo a punto finora che, oltre alla ricapitalizzazione, prevedeva la cessione di oltre 27 miliardi di sofferenze lorde. Ora per la banca senese ci sarà la strada della ricapitalizzazione pubblica, attraverso un decreto legge, che potrebbe vedere la luce già nel fine settimana.

Stamattina, al Tesoro, c'è stato un incontro tra il ministro Pier Carlo Padoan, l'ad del Monte dei Paschi, Marco Morelli, e il presidente, Alessandro Falciai. Nel pomeriggio, a Milano, è stato convocato un consiglio di amministrazione straordinario per fare il punto della situazione. Comunque Falciai, entrando nella sede milanese prima del vertice, rassicura: “Non siamo assolutamente preoccupati”.

Nel frattempo il primo contraccolpo arriva dai mercati. Il titolo precipita a Piazza Affari, trascinando in ribasso l'intero indice delle banche. Sul fronte obbligazionario, invece, lo spread è in leggera risalita.