Economia

Gli effetti della crisi. Annullato il Motor Show, il Salone può rinascere a Milano

martedì 8 ottobre 2013
E' stata annullata la trentottesima edizione del Motor Show di Bologna, l'unico Salone dell'auto rimasto in Italia. Feroce la motivazione: totale assenza delle case automobilistiche. Lo ha annunciato sulla sua pagina Facebook la GL Events, società organizzatrice dell'evento che si tiene ininterrottamente dal 1976.
"L'assenza del mercato - si legge nel post - ci spinge dunque ad annullare l'edizione 2013 del Salone, sia perrispetto verso il pubblico del Motor Show, sia per lavorare in modo produttivo e concreto ad eventi futuri che possano contare di nuovo sulla massiccia presenza del settore". GL events "ha investito in modo importante negli ultimi 6 anni per garantire l'unico Salone Italiano dell'Automobile e per dare sostegno al settore auto in un Paese che dal 2007 ha perso oltre il 50% del mercato automobilistico".
L'evento bolognese, che nelle sue edizioni migliori ha accolto oltre un milione di visitatori, nacque 38 anni fa da un'idea dell'imprenditore bolognese Mario Zodiaco che coinvolse nell'iniziativa il campione dell'automobilismo Sandro Munari e il mito delle due ruote Giacomo Agostini. L'intenzione era quella di creare un salone più dinamico e coinvolgente per gli spettatori rispetto ai classici appuntamenti di allora (Torino e Ginevra fra tutti) con gare ed esibizioni di contorno di tutte le discipline motoristiche, Formula 1 compresa.La settimana bolognese culminava con la prestigiosa gara di rally indoor Memorial Bettega cui prendevano parte tutti i migliori piloti della specialità oltre a ospiti di prestigio come Valentino Rossi. La kermesse passò nel 1980 alla Promotor che l'ha gestita fino al 2006 fino all'acquisizione da parte del gruppo francese Gl Events. ​
 
"Nel 2007 - puntualizza con amarezza Giada Michetti, amministratore delegato di GL Events - quando organizzammo il nostro primo Motor Show, il mercato dell'auto immatricolava 2.493.000 vetture, quest'anno solo 1.250.000. Eravamo il secondo mercato dell'Unione Europea e ora siamo il nono, eravamo il quarto nel mondo e ora siamo l'undicesimo. Questa è la realtà: un Salone dell'auto senza auto non si può fare".
 
Per una rassegna giunta al capolinea, potrebbe essercene uno prossimo alla rinascita: il Salone dell'auto di Milano. Nel 1920 la città lombarda vide la sua Fiera campionaria ospitare, lungo i bastioni di Porta Venezia, una Mostra di auto, trasformatasi successivamente in Salone dell'automobile. Nel 1928 arrivò la consacrazione internazionale grazie alla presenza di quasi tutte le migliori marche straniere. Ora a far tornare la rassegna sotto la Madonnina, nei padiglioni della Fiera di Rho, sarebbe proprio Alfredo Cazzola, il papà del Motor Show bolognese che nel 2007 ha ceduto la società organizzatrice, Promotor International, al gruppo francese Gl Events. Secondo indiscrezioni, l'idea sarebbe quella di organizzare la rassegna già a partire dal 2014 in accordo con Fiera Milano e nello stesso mese, cioè dicembre, che per anni ha portato fortuna al Motor Show. Da Cazzola, nessun commento.