Economia

Monster. Scelta del lavoro, italiani divisi tra pragmatici e sognatori

Redazione Romana venerdì 9 agosto 2019

Chi cerca lavoro in Italia sembra cosciente dell’importanza di allineare le proprie aspirazioni ai bisogni del mercato per evitare lunghi periodi di inattività. Eppure, tra chi insegue la professione dei sogni e chi resta ancorato alla realtà del mondo del lavoro, il Paese sembra spaccato letteralmente in due. È quanto emerge dall’indagine condotta da Monster.it, la multinazionale del recruiting online, volta a monitorare le aspettative di chi si cimenta con la ricerca di un impiego. Il sondaggio, al quale ha preso parte un campione composto da oltre 200 potenziali candidati, prendeva spunto da questa domanda: «Meglio restare fedeli alla propria vocazione e rinunciare a qualche offerta professionale, oppure accettare subito un nuovo lavoro anche se non "in linea"?».

Due le risposte preferite dalla maggioranza dei candidati coinvolti. Con il 36,92% delle preferenze, al primo posto ex aequo troviamo: «Assecondare la propria vocazione evitando di rimanere troppo tempo senza impiego» e «Accettare subito un impiego e intanto continuare a inseguire le proprie aspirazioni». Due modi diversi, eppure molto simili, per esprimere un concetto caro ai candidati italiani, per i quali passione e professione dovrebbero viaggiare su un unico binario. Quello tra aspirazioni personali e bisogni collettivi del mercato si conferma dunque il re di tutti i rebus per chi si trova nelle condizioni di cogliere una nuova opportunità professionale. Tra le altre soluzioni proposte dalla survey, ha ottenuto circa il 14,49% delle preferenze la risposta «Rimanere fedeli alla propria vocazione malgrado qualche difficoltà iniziale». Una scelta che dimostra come il tema della soddisfazione personale resti tuttavia una componente cara a una fetta consistente di chi cerca lavoro in Italia. «Rinunciare al lavoro dei sogni e formarsi secondo la direzione indicata dal mercato» è invece l’opinione del restante 11,67% dei votanti. Una componente che vede evidentemente nel pragmatismo la strada migliore per evitare spiacevoli sorprese nel mondo del lavoro.

«Questa indagine conferma quanto, a 25 anni dalla nascita, la missione di Monster sia ancora assolutamente valida - commenta Elisa Schiavon, Marketing Manager di Monster Italia -. La maggioranza dei candidati che hanno partecipato al sondaggio manifesta chiaramente il desiderio di trovare un lavoro in linea con le proprie aspirazioni; e il nostro obiettivo è finalizzato proprio a questo: connettere le persone al lavoro dei sogni. E riuscirci, aggiungo, nel più breve tempo possibile. Per questo accompagniamo i candidati in questo periodo cruciale offrendo loro, fin dalle primissime fasi della ricerca, tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per azzerare la distanza che li separa dall’impiego che meritano. Per farlo al meglio, cominciamo ad incontrarli quando i futuri professionisti siedono ancora tra i banchi dell’università. Solo nei primi sei mesi del 2019, per esempio, siamo stati in 26 Università italiane e abbiamo incontrato oltre 2mila persone tra laureandi e neolaureati. Il modo migliore per raccogliere dal vivo gli umori, condividere sensazioni, spegnere sul nascere qualche ansia e incanalare la loro energia verso il migliore percorso professionale possibile».