Economia

Tecnologia. Metropolis, una città pilota per la guida autonoma

Redazione Motori venerdì 3 agosto 2018

Bosch e Daimler accelerano lo sviluppo della guida completamente autonoma e senza guidatore (livello SAE 4/5) per le aree urbane e stanno decisamente tracciando una nuova rotta. I due partner hanno scelto la California come sede dei test pilota per il collaudo della prima flotta di prova. Nella seconda metà del 2019, offriranno ai clienti un servizio di navetta con veicoli autonomi su percorsi selezionati in una metropoli della California.

L'operatore per questa prima flotta di prova e del servizio di mobilità basato su app sarà Daimler Mobility Services. Il progetto pilota dimostrerà in che misura i servizi di mobilità quali il car sharing (car2go), il ride-hailing (mytaxi) e le piattaforme multimodali (moovel) possano essere connessi in modo intelligente per plasmare il futuro della mobilità. I partner inoltre hanno scelto l'azienda
americana di tecnologia informatica NVIDIA come fornitore della piattaforma di intelligenza artificiale su cui si baserà la rete di centraline elettroniche.

Per lo sviluppo di un sistema di guida per veicoli a guida totalmente autonoma e senza guidatore, Bosch e Daimler si affidano all'esperienza in campo automotive accumulata nel corso di decenni in cui hanno introdotto innovazioni solide e affidabili per il mercato. Le aziende condividono la stessa filosofia: «Il fattore decisivo è l'introduzione di un sistema sicuro, affidabile e maturo», ha dichiarato Michael Hafner, a capo dell'Automated Driving di Daimler AG. «La sicurezza è la priorità numero uno ed è il tema costante in tutti gli aspetti e le fasi di sviluppo rivolti all'avvio della produzione in serie. Nel dubbio, l'accuratezza viene sempre prima della velocità». Secondo Stephan Hönle, Senior Vice Presidente della Business Unit Automated Driving di Robert Bosch GmbH, «sviluppare la guida autonoma per portarla a un livello che consenta la produzione in serie è come una gara di decathlon. Non basta essere bravi in uno o due settori. Occorre essere altamente competenti in tutte le discipline, come noi. Solo allora potrà essere possibile portare la guida autonoma nelle strade e nelle città in sicurezza».