Economia

Tendenza. Metaverso, quando realtà e virtuale si fondono

Maurizio Carucci mercoledì 12 aprile 2023

Il Metaverso sta diventando sempre più reale

Il Metaverso sta diventando sempre più reale. Il rapido susseguirsi delle evoluzioni tecnologiche avvicina i confini tra realtà e virtuale e spesso ridefinisce anche i modelli di relazione: dall’interazione con il cliente al modo di lavorare, sino alle modalità di formare i talenti. È un vero e proprio mondo totalmente iper-connesso. Non solo è possibile simulare situazioni reali (dall'operazione chirurgica a un intervento dei vigili del fuoco), ma addirittura è usato nel mondo del lavoro: dai colloqui alla progettazione. Tanto che l’obiettivo di Meta – ma anche di Apple e Microsoft - è di raggiungere entro il prossimo decennio un miliardo di persone, nonché centinaia di miliardi di dollari di commercio digitale, offrendo opportunità di lavoro per milioni di creatori e sviluppatori. In occasione di Didacta, per esempio, gli Its-Istituti tecnici superiori si sono concentrati in particolare sul Metaverso. Gli Its hanno annunciato la nascita delle nuove Meta-classi, spazi creati dagli studenti della filiera Ict all’interno del Metaverso per svolgere attività formative di vario tipo. «Oggi poter offrire una formazione al passo con i cambiamenti continui e le reali esigenze delle aziende è una delle sfide che dobbiamo affrontare, da un lato per dare una risposta alla carenza di talenti in aumento, dall’altro per accompagnare le persone verso professionalità in crescita. Gli Its rappresentano uno dei migliori esempi ed eccellenza nell’ambito formativo - spiega Daniela Caputo, Marketing, Communication & Innovation Director di ManpowerGroup-. Siamo infatti partner degli Its per supportare l’individuazione delle competenze e profili professionali più richiesti dalle aziende, creare sinergie di valore nelle aree tecnologiche di riferimento, potendo contare su un forte presidio territoriale e su un patrimonio di relazioni con migliaia di aziende».

Il pilastro della formazione

Per preparare le proprie persone ad affrontare i nuovi scenari digitali, Accenture ha lanciato in Italia la prima edizione della Metaverse Academy, un percorso formativo destinato a 100 giovani talenti. L’Academy ha come obiettivo quello di far acquisire le competenze necessarie per affrontare le nuove sfide imposte dal cambiamento tecnologico, approfondendo, insieme ad esperti del settore, l’impatto e le possibili applicazioni del Metaverso su tutta la catena del valore e in ogni ambito di business. L’Academy ha una durata di 12 settimane e si compone di lezioni interattive per immergersi nel mondo del Metaverso e di un project work con presentazione finale attraverso cui esplorare nuove soluzioni concrete per le aziende. Tra i contenuti l’immersive experience design, il 3D modeling, l’AI generated content, Blockchain & Nft, Responsible Metaverse. «Accenture ha una visione distintiva del Metaverso: un continuum di mondi, realtà e modelli di business potenziati dal digitale - dichiara Anna Nozza, responsabile Risorse Umane di Accenture Italia -. Il Metaverso, nel prossimo decennio, rivoluzionerà gran parte degli aspetti della vita quotidiana e del business, trasformando le interazioni tra persone e aziende. In questo nuovo scenario il talento si conferma centrale nell’abilitare la trasformazione. Più le tecnologie diventano pervasive, più diventa necessario investire in formazione per aiutare a comprendere e padroneggiare questi strumenti. Con le nostre Academy abbiamo formato negli anni circa 5mila talenti alle professioni del futuro e continueremo a farlo cercando sempre di trasformare il cambiamento in opportunità di reinvenzione e crescita personale e professionale». In Italia il centro di innovazione Accenture Customer Innovation Network di Milano è il polo specializzato che, grazie a un continuo monitoraggio e approfondite analisi del mercato, guida le aziende a sperimentarne il potenziale tramite esperienze immersive e coinvolgenti. Da tempo, infatti, all’interno dell’Accenture Park il personale e i neoassunti possono partecipare a momenti di apprendimento immersivo per accrescere il proprio bagaglio di competenze e a sessioni di orientamento o vivere occasioni di incontro e socializzazione con altri colleghi. Invece Meta sceglie il Politecnico di Milano per realizzare uno studio accademico indipendente sui rischi e le opportunità del Metaverso, nell’ambito di un progetto che prevede da parte di Meta un investimento di 2,5 milioni di dollari in Europa. Infatti, grazie al Fondo per i programmi e la ricerca XR, gli accademici di sette Paesi europei tra cui appunto l’Italia esamineranno come le tecnologie del Metaverso si interfacceranno su temi quali la privacy, la sicurezza, l'inclusione e il futuro del lavoro. Lo studio del Politecnico di Milano vuole proprio analizzare il peso economico e il valore sociale del Metaverso, inquadrando il suo emergere in una prospettiva sistemica: ne verrà mappato l’impatto sugli individui, sulla società e sull'economia utilizzando l'Italia come caso concreto di studio. «Il Metaverso - grazie al suo carattere di immersività e spazialità - rivoluzionerà il modo in cui le persone interagiscono con i contenuti e tra loro, in virtù della riduzione dei carichi cognitivi legati ai processi di apprendimento e della possibilità di rendere più ingaggiante qualsiasi esperienza mediale. Ed è proprio in questa prospettiva che si desume l’importanza di realizzare uno studio sistematico dei suoi effetti per qualificare opportunità e minacce per i sistemi industriali e sociali; la comunità scientifica può in particolare svolgere un ruolo significativo nell'individuazione dei campi di applicazione e del loro impatto sull'economia italiana ed europea», afferma Giuliano Noci, direttore scientifico (insieme a Lucio Lamberti) dello studio presso il Politecnico di Milano. Il Metaverso trasformerà il modo in cui le persone si connettono e le aziende crescono; porterà a esperienze sociali in grado di avvicinarci più di quanto sia stato possibile fare on line fino a oggi. Tuttavia, le tecnologie che comporranno il Metaverso dovranno essere inclusive e le persone dovranno sentirsi sicure per poterle utilizzare: poiché nessuna azienda ne sarà proprietaria o lo gestirà autonomamente, saranno necessarie collaborazione e cooperazione. Mentre PwC Italia punta sul Metaverso anche per i processi di selezione delle nuove assunzioni. Lo rende noto un comunicato della multinazionale inglese, specificando che «il fine è attrarre nuovi talenti, reimmaginare i limiti del possibile nella trasformazione digitale nel settore delle risorse umane, migliorare la candidate experience e promuovere una brand image con soluzioni all'avanguardia». Il progetto, in fase sperimentale, consiste in un iter di selezione ibrido, svolto in parte nel Metaverso e in parte direttamente nelle sedi PwC. «Abbiamo scelto di portare i nostri processi di assunzione - precisa Luca Ruggi, direttore Risorse umane di PwC Italia - anche sul Metaverso perché nell'ultimo anno abbiamo dato il benvenuto a circa 3mila colleghi, di cui la maggior parte sono brillanti neolaureati provenienti dalle principali Università del territorio nazionale. È chiaro che il Metaverso risulta a tutti gli effetti uno strumento efficace per entrare in dialogo con le nuove generazioni».