Economia

Trasporto aereo. Lufthansa taglia altri 150 aerei

Paolo Pittaluga lunedì 21 settembre 2020

Sono sempre più perturbati i cieli per Lufthansa. Infatti almeno 150 aeromobili del gruppo tedesco, sulle 760 che il vettore possedeva, non accenderanno più i reattori. E di conseguenza anche il numero dei posti di lavoro a tempo pieno tagliati supererà i 22mila annunciati in precedenza. Il vettore, che come si ricorderà aveva già usufruito di un prestito garantito dallo Stato di 9 miliardi, con il prolungarsi della pandemia e le conseguenti prospettive negative, ha deciso di tagliare 150 aerei e il numero di lavoratori da tagliare potrà arrivare a 25-26mila. Il terzo pacchetto di ristrutturazione vede il gruppo riordinare la flotta a medio termine, partendo dal taglio permanente di 150 velivoli entro la metà di questo decennio. Non solo: tra le misure pure una svalutazione di 1,1 miliardi di euro della flotta da segnare a bilancio già nel terzo trimestre. La svalutazione riguarda in particolare gli aerei tolti dal servizio e quindi fermi negli hangar, ma anche i velivoli che finiranno col patire lo stesso destino nei prossimi mesi, fra i quali 8 airbus A380 e 10 airbus A340-600. La scorsa primavera erano già stati tolti dal sevizio sei A380. Lufthansa, evidentemente, non prevede di utilizzare più questi aerei senza un deciso aumento dei voli. Il gruppo ritiene inoltre non concreto l'obiettivo di un livello di attività pari al 50% rispetto a un anno fa. "Se il trend attuale continuerà – riporta un comunicato del vettore – i posti per chilometro disponibili rimarranno solo nel range fra il 20 e il 30% di un anno fa". E ancora, la variazione dell'organico a tempo indeterminato nell'ambito delle operazioni di volo sarà adeguata allo sviluppo del mercato. La compagnia sottolinea che la riduzione del personale in eccedenza sarà discussa con i rappresentanti dei dipendenti. "Nonostante il peggioramento dell'outlook – prosegue la nota – il piano finanziario rivisto intende ridurre ulteriormente gli esborsi di liquidità attraverso un'attenta gestione dei costi. L'uscita di liquidità sarà ridotta dagli attuali circa 500 milioni di euro al mese a circa 400 nel corso dell'inverno. Il target comunicato in precedenza dal gruppo di ritornare a un cash flow operativo positivo durante il 2021 viene rafforzato". Infine ci sarà uno snellimento del 20% delle posizioni manageriali e verranno rivisti gli spazi per uffici amministrativi nel mondo con una riduzione del 30% di quelli in Germania.