Economia

Industria e virus. Lucchini chiude due siti. Cofimi invita a pagare gli F24

Paolo Pittaluga venerdì 13 marzo 2020

Vista dello stabilimento Lucchini di Lovere

Si ferma, volontariamente, la Lucchini RS. Il gruppo ha deciso lo stop degli stabilimenti italiani sino al 25 marzo, cercando di favorire lo smart working laddove possibile garantendo comunque le consegne urgenti ai clienti. Una scelta motivata dalla volontà di dare un contributo al contrasto della diffusione del Covid-19. Un piano per ridurre al minimo il ciclo produttivo e tra oggi e domani sia a Lovere sia alla Lucchini Mamè Forge di Cividate Camuno saranno fermate quasi tutte le attività sia a caldo sia a freddo mentre resteranno in funzione alcuni settori impegnati a completare la finitura e la spedizione di commesse urgenti. L'attività negli uffici garantirà la continuità con lo smart working. La fermata, compreso il lavoro da casa e le ferie, coinvolgerà circa 1.300 persone. L'Ad Augusto Mensi, ringraziando il personale per la professionalità dimostrata in questo periodo confida che le misure drastiche porteranno ad un miglioramento della situazione nella Nazione "Per poi ripartire con slancio nell'affrontare le prossime difficilissime sfide in uno scenario sempre più complesso".

Intanto Cofimi Industria, Confederazione dell'industria manifatturiera italiana, con il manifesto "F24 lunedì pago io" esorta gli imprenditori che hanno i conteggi pronti e non sono stati travolti da problemi di liquidità a rispettare la scadenza fiscale di lunedì prossimo, 16 marzo. L'associazione presieduta da Paolo Agnelli chiede anche al Governo uno sforzo ulteriore per ridurre la tassazione alle imprese: dopo l'F24, scrivono i firmatari, "avanti subito con un piano Marshall a burocrazia ridotta".