Economia

Lavori usuranti. Domande di prepensionamento entro il 1° marzo

Daniele Cirioli martedì 24 febbraio 2015
Conto alla rovescia per le richieste del beneficio di prepensionamento da parte di chi sia stato occupato in attività e/o lavori usuranti. Il termine è fissato al prossimo 1° marzo e vale per chi perfezioni il diritto alla pensione durante quest’anno. Attenzione; non è questa la 'domanda di pensione', ma solo la (necessaria) richiesta di riconoscimento del beneficio: un bonus cioè che può far anticipare la data di pensionamento di qualche anno. L’ammissione al beneficio verrà comunicata dall’Inps agli interessati entro il 30 ottobre.I beneficiari del prepensionamento si distinguono in due categorie:•    lavori faticosi e pesanti, ossia lavoratori addetti alle mansioni particolarmente usuranti (lavori in galleria, cava o miniera; lavori in cassoni ad aria compressa; lavori svolti dai palombari; lavori ad alte temperature; lavori del vetro cavo; mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio; lavori espletati in spazi ristretti con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare nelle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale; mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture; lavori di asportazione dell’amianto); lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”; conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo;•    lavoratori notturni.Per avere accesso al beneficio del pensionamento anticipato (ossia per potersi pensionare con i requisiti indicati in tabella, che sono ridotti rispetto a quelli “ordinari”), l’interessato deve presentare una specifica domanda di riconoscimento del beneficio, da trasmettere completa di tutta la documentazione entro il 1° marzo dell’anno di maturazione dei requisiti agevolati per la pensione. Detto in parole semplici, alla prossima scadenza del 1° marzo sono interessati i lavoratori che matureranno, o hanno già maturato in questo inizio dell’anno, il diritto alla pensione anticipata tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2015. La richiesta va presentata all’Inps, sede territoriale competente, corredandola di copia o estratti della documentazione nonché dagli elementi di prova con data certa da cui emerga la sussistenza dei requisiti necessari per l’anticipo del pensionamento, con riferimento sia alla qualità delle attività svolte sia ai necessari periodi di espletamento come stabilito dalla normativa (si veda in precedenza) sia alla dimensione e all’assetto organizzativo dell’azienda. La richiesta deve essere presentata anche dagli iscritti alla gestione ex Inpdap ed ex Enpals (confluiti all’Inps).Attenzione alla tempistica. Anche se i termini non sono perentori, tuttavia il ritardo comporta automaticamente lo slittamento in avanti della decorrenza della pensione. In particolare, la legge prevede che l’eventuale presentazione della domanda oltre i termini determini, in caso di accertamento positivo dei requisiti, il differimento della decorrenza della pensione (anticipato) pari:•    a un mese, se il ritardo della presentazione è contenuto in un mese; •    a due mesi, se il ritardo della presentazione è compreso tra un mese e due mesi; •    tre mesi se il ritardo della presentazione è di tre mesi e oltre.