Economia

Consumo critico. L'App per unire i Gruppi d'acquisto solidale

Enza Moscaritolo venerdì 24 febbraio 2017

Tecnologia ed economia solidale. Un team di giovani professionisti, Simone Melloni, informatico bolognese, Alessandro Ferrini, sociologo trentino, Claudia Ghislanzoni, bresciana, laureanda in antropologia culturale, è riuscito a coniugare questi due elementi in una nuova piattaforma denominata GASapp (www.gasapp.org). Il nome nasce dalla volontà di creare un’applicazione ad hoc per i Gruppi di Acquisto Solidale, i piccoli produttori virtuosi e chiunque si voglia avvicinare al mondo dell’economia solidale: attualmente è disponibile per smartphone e in forma di web-app, adatta a qualsiasi dispositivo dotato di una connessione Internet. «Forniamo questo servizio per garantire una grande visibilità ai Gruppi di Acquisto Solidale che sono messi in rete – spiegano i tre fondatori – grazie alla prima mappa nazionale dei GAS, dove l’utente registrato può trovare quello più vicino (per entrare a farne parte o per ricevere il supporto per crearne uno autonomamente). Mettiamo a disposizione dei gruppi, inoltre, uno strumento gestionale innovativo, altamente efficace e semplice per organizzare gli ordini. A breve anche i produttori avranno la possibilità di rendersi visibili da chiunque utilizzi la nostra piattaforma».

GASapp è uno strumento facile e veloce, gratuito sia per i singoli utenti che per i gruppi: ai produttori che vi aderiscono è richiesta una quota minima per comparire nella mappa. Il successo di questa idea innovativa è testimoniato dall’adesione di diverse centinaia di utenti registrati, più di mille gruppi di acquisto solidale presenti nella mappa. Sono partiti dalla Lombardia, dal Trentino Alto Adige e dall’Emilia Romagna per espandersi in tutta Italia. Ma come nasce questo progetto? «Nell’estate 2015 – raccontano – abbiamo discusso sulla possibilità di impegnarci a favore di una forma di commercio alternativo che ponesse al primo posto la persona, la dignità del lavoro e l’ambiente. Riteniamo – concludono – che l’economia solidale rappresenti una delle poche opportunità che abbiamo per salvare il nostro mondo da una crisi strutturale: un prodotto di questo tipo può rappresentare un forte incentivo, in grado di coniugare agevolmente consumo critico e nuovi modi di pensare».