Economia

Coreve. La raccolta del vetro punta al Mezzogiorno

Maurizio Carucci giovedì 23 febbraio 2017

Coreve, il Consorzio recupero vetro, punta al Mezzogiorno per incrementare la raccolta differenziata. Oltre a sviluppare un'economia circolare in grado di creare anche nuovi posti di lavoro. Nel 2015 il vetro da imballaggio riciclato è salito del 2,9%. Ma si può fare di più e meglio. In Italia esistono 31 impianti di produzione imballaggi in vetro e 20 aziende di trattamento. Una filiera che conta 20mila persone tra occupazione diretta e indotto.

Con il Piano Straordinario Incentivazione Sud si tenta di sviluppare il tasso di riciclo nazionale tramite l'incentivazione della raccolta differenziata del vetro al Sud, per spronare nel 2017 le regioni in ritardo ad attivarsi e a fare squadra. Il progetto è stato presentato oggi da Franco Grisan, presidente di Coreve (Consorzio Recupero Vetro) a Roma, alla presenza di Roberto De Santis, presidente di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e di Filippo Bernocchi, rappresentante di Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani). Il progetto stanzia complessivamente fino a tre milioni di euro. Le regioni coinvolte sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Per favorire lo spirito di squadra il meccanismo prevede che l’obiettivo da perseguire sia a livello regionale e che saranno premiati tutti gli operatori convenzionati che avranno concorso a raggiungerlo.

La soglia minima per ottenere il premio è un aumento di +10% delle tonnellate raccolte in convenzione nella regione rispetto al 2016. Se l’aumento sarà maggiore il premio per ogni singola tonnellata sarà più consistente e crescerà progressivamente fino all’aumento delle quantità di +30%.

Se un operatore dovesse incrementare le sue quantità, nella regione, di una percentuale maggiore di quella regionale e un altro operatore presentasse un aumento percentuale inferiore, avendo la regione raggiunto l’obiettivo, entrambi sarebbero premiati con il bonus previsto per l’aumento regionale raggiunto.
Il Piano Straordinario Incentivazione Sud s’inserisce in un articolato programma di attività per lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in vetro rivolto specificamente alle regioni del Mezzogiorno che sono in ritardo ma dove i margini di crescita della raccolta sono molto ampi. L’attività svolta da Coreve, infatti, ha già visto campagne di sensibilizzazione Tv, incontri formativi e informativi con gli Amministratori e gli operatori del settore, innovative formule di cofinanziamento per l’acquisto di contenitori, sostegno alle attività di comunicazione dedicate alla raccolta “mono-materiale” del vetro, programmi di sensibilizzazione e educazione ambientale nelle scuole. Il fine ultimo è di stare al passo nello sviluppo del riciclo secondo quanto ci chiede l’Europa, che coincide con l’interesse del nostro Paese.

L’obiettivo ambizioso del piano è di dare impulso all’attività di raccolta per aumentare il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro nelle regioni coinvolte di 60mila tonnellate all’anno, cioè mediamente di circa tre kg/abitante. Considerando che il peso medio dell’imballaggio tra bottiglia e vasetto è di circa 280 grammi, l’obiettivo può essere raggiunto intercettando qualcosa come 11 imballaggi in più per abitante in un anno.

«È fattibile ed è una questione di organizzazione – ha dichiarato Grisan –. Infatti abbiamo evidenze del fatto che spesso c’è desiderio da parte dei cittadini meridionali di fare la raccolta differenziata ma che manca l’organizzazione appropriata. Contiamo che questo piano agisca da stimolo. I problemi principali riguardano, per i piccoli Comuni, la logistica dopo la raccolta, ma per tutti anche l’organizzazione di una raccolta specifica ed efficiente per bar e ristoranti e di una corretta raccolta monomateriale di vetro porta-a-porta o stradale per le famiglie. La prima questione è soprattutto in mano alle autorità regionali e comunali. Sulle altre due Coreve è disponibile in ogni momento per intervenire a supporto dei gestori con il suo know-how».

Nelle regioni che nel 2017 avranno complessivamente registrato un incremento medio delle quantità convenzionate raccolte e avviate a riciclo (2017 vs 2016) pari o superiore al 10%, oltre al corrispettivo spettante ai sensi dell’Accordo Quadro Anci-Conai (2014-19) verrà eccezionalmente riconosciuto ai singoli convenzionati Coreve un extra bonus, in euro/tonnellata, per tutte le quantità aggiuntive raccolte in più da ciascuno di essi rispetto all’anno precedente, secondo il seguente schema premiante.

Per centrare questi obiettivi, Coreve chiama quindi all’azione tutti i soggetti coinvolti nella raccolta dei rifiuti d’imballaggio in vetro sul territorio regionale e fa leva sul necessario lavoro di squadra a loro richiesto, che costituisce il pilastro portante dell’intera azione di sviluppo e promozione indicata dal Consorzio. Gli attori coinvolti nel processo di raccolta sono molteplici e di diversa natura: Comuni o loro aggregazioni sovracomunali, gestori della raccolta privati e pubblici, piattaforme di stoccaggio del materiale.

«Raggiungere una percentuale di rifiuti di imballaggi riciclati all’80% nel 2030 è la più recente, sfidante, proposta in discussione al Parlamento europeo. Conai è consapevole che un tale obiettivo può essere perseguito solo con un forte impegno a far crescere le regioni in ritardo - ha dichiarato De Santis -. Coreve, il cui obiettivo nel 2030 è di riciclare l’85% degli imballaggi in vetro immessi al consumo in Italia anche con questo progetto, in sintonia con la strategia di Conai, sta concentrando i suoi sforzi sulle regioni meridionali dove esiste un potenziale di riciclo ancora inespresso. Il piano presentato oggi fa leva sulla collaborazione tra tutti gli attori coinvolti e siamo convinti che le sette regioni interessate possano ottenere degli ottimi risultati. Del resto, in tutte sono presenti singole realtà che stanno ottenendo risultati in linea con la media nazionale. È chiaro che in un'ottica di economia circolare si possono creare nuovi posti di lavoro. A cominciare dai tecnici. Nuovi profili servono soprattutto nella selezione e nel riciclo del vetro. Inoltre è necessaria la qualificazione del personale esistente. Anche nella fase di raccolta va migliorata la qualità».

Un plauso all’iniziativa è arrivato da Bernocchi: «L’Anci accoglie con favore l’annuncio di questa iniziativa alla quale dà il suo supporto. Assieme alle altre messe in campo da Coreve nel Sud, aiuterà i Comuni in ritardo a perseguire i risultati ambientali richiesti dai cittadini e dalla Ue. Consideriamo positivamente lo sforzo finanziario straordinario messo in campo da Coreve, annunciato e condiviso durante i lavori del Comitato di Coordinamento Anci-Conai. Questa iniziativa rappresenta una sfida per tutti i Comuni coinvolti e siamo sicuri che essi sapranno cogliere quest’occasione per far fare un ulteriore salto di qualità al Sud e all’Italia intera».