Economia

La prova. Compatte e sportive: Hyundai accelera con i30 e i10 N Line

Ferdinando Sarno lunedì 26 ottobre 2020

La nuova i30 N Line

Di questi tempi, per ovvii motivi sanitari, è molto difficile riuscire a provare “dal vivo” un’auto (dilagano, infatti, le presentazioni online) ma, quando ci si presenta l’occasione di mettersi al volante non di una bensì di due vetture, beh… il piacere è davvero grande. Anche perché si ha la sensazione di essere tornati, almeno per una mattinata, alla normalità. Così, ci siamo trovati a provare due vetture Hyundai che sono delle best seller nel proprio segmento di appartenenza: la i30 e la i10 N Line.

La nuova Hyundai i30. La i30 appartiene al segmento C che, nel mercato italiano, vale il 10% dei volumi con 127.000 unità nel 2020 (- 35% rispetto allo stesso periodo del 2019). La motorizzazioni più vendute sono il diesel (55%), seguito dal benzina (24%), HEV (10%), GPL (7%), EV (2%), metano (1%) e PHEV (1%). Proposta in tre carrozzerie (wagon, berlina e fastback), la nuova i30 ha subito un restyling leggero: esternamente sono cambiati, infatti, i gruppi ottici, i paraurti e il design dei cerchi in lega; nell’abitacolo, invece, da segnalare il nuovo Digital Cluster da 7” (un informatore che descrive le tecnologie presenti sulla vettura), il nuovo display, le bocchette del condizionatore ridisegnate e i nuovi rivestimenti per i sedili. La cosa più importante, tuttavia, è l’aggiornamento delle motorizzazioni, adesso tutte elettrificate. Per gli amanti del benzina, il nuovo 1.5 T- GDi da 160 CV per la versione N Line (28.600 euro) che lavora n coppia con un 48 V mild hybrid e il 3 cilindri 1.0 TGDI 120 CV (anch’esso mild hybrid) che, secondo Hyundai, con un litro di carburante riesce a percorrere oltre i 20 km (25.950 euro per l’allestimento Prime e 27.450 per l’allestimento N Line).
Per gli irriducibili del diesel, a disposizione il 1.6 litri da 136 CV con cambio manuale (28.450 euro Prime e 30.950 euro N Line) e con cambio automatico (solo per l’allestimento Prime a 30.950 euro). Per le carrozzeria wagon e fastback bisogna aggiungere 1.000 euro rispetto alla tessa versione 5 porte. Per i privati, c’è una strategia di vendita molto interessante: per l’allestimento Prime il vantaggio cliente totale è di 4.200 euro (1.500 Hyundai promo + 2.700 euro per permuta/rottamazione); per l’allestimento N Line è invece di 5.700 euro (1.500 Hyundai promo + 4.200 euro per permuta/rottamazione). Con il finanziamento iGold, poi, è previsto un ulteriore sconto di 1.250 euro).

La nuova i10 N Line. E’ la più “cattiva” della gamma i10 (omologata per 5 passeggeri). Dal punto di vista estetico è riconoscibile grazie a griglia e paraurti dedicati, logo N Line, doppio terminale di scarico; nell’abitacolo si notano i molteplici dettagli in rosso, i sedili sportivi, il volante e la leva del cambio “logati” N e la pedaliera in alluminio. Connettività, Blulink di ultima generazione, sistemi di assistenza alla guida (la franata autonoma di emergenza, la gestione automatica dei fari abbaglianti sono di serie su tutte le versioni), retrocamera posteriore, la eleggono a diritto come una delle piccole più interessanti del segmento A. Anche perché, sotto il cofano, trova posto il nuovo tre cilindri da 100 CV e 172 Nm di coppia, ovviamente Euro6, in grado, secondo Hyundai, di percorrere 19 km con un litro di benzina. Alle versioni Advance (12.900 euro), Tech (14.500 euro) e Prime (16.800 euro), quindi, si aggiunge la versione N Line che parte da 17.400 euro, che di spone anche di due pacchetti: l’Urban (600 euro) e Tecno (950 euro). Grazie alla Hyundai promo di 1.500 euro e alla permuta/rottamazione (950 uro) si ha un vantaggio cliente totale di 2.450 euro. Con il finanziamento iPlus Gold, poi, si possono risparmiare altri 1.000 euro. In quest’ultimo caso, basta dare un anticipo di 5.230 euro e pagare 48 rate da 119 euro.

La nostra prova. Premesso che in una sola mattinata non è possibile conoscere a fondo le caratteristiche di una vettura, la cosa che ci ha sorpreso di più è la brillantezza del tre cilindri: disponibile sulla i30 con 120 CV e sulla i10 N Line con 100 CV, paradossalmente, quello con meno CV è più divertente rispetto a quello più potente. E tra l’altro ha anche un bel sound. Probabilmente il gap di potenza (e di accelerazione) è compensato dal peso (la i30, ovviamente, pesa molto di più della i10 N Line) e i 20 CV in più, in questo caso, non fanno la differenza. La city car, poi, ha un comportamento dinamico non indifferente, sia in situazioni di necessità sia nelle manovre in città. In entrambe abbiamo apprezzato la leggerezza e la precisione dello sterzo, la posizione di guida e il buon impianto frenante (più rassicurante quello della 130). La i30, però, si fa apprezzare per il grande comfort di viaggio, per le dotazioni di sicurezza (leggi ADAS), per l’abitabilità e la visibilità. Una domanda: perché prevedere il cambio automatico solo sulla Hyundai i30 con motorizzazione diesel? E’ vero che, probabilmente, questo modello punta a conquistare il mercato delle flotte ma, secondo noi, vista la qualità dei cambi automatici disponibili oggi, lo meriterebbero sia la i30 a benzina sia la piccola i10 N Line. E che non si dica che l’auto sportiva deve avere il cambio manuale, perché è una verità d’altri tempi.