Equità, fiducia, rispetto, orgoglio e
credibilità: queste sono le qualità che rendono un’azienda il luogo ideale per ogni collaboratrice.
Great place to work, la società di consulenza in ambito Hr e leader nello studio e nell’analisi del
clima aziendale, del
benessere organizzativo e dell’
employer branding, celebre per la sua metodologia unica che
ascolta la totalità della popolazione aziendale, ha stilato, per il quinto anno consecutivo, la classifica dei
Best workplaces for women. Grazie al
questionario condotto su oltre
13.400 lavoratrici del
Bel Paese, sono state individuate le
20 aziende per cui le donne sono più felici di lavorare in Italia.
Sebach, specializzata in servizi di noleggio di bagni mobili, si piazza al
primo posto. Seguono
Biogen Italia, impresa di biotecnologie e prodotti farmaceutici che scala dalla quinta alla seconda posizione rispetto alla classifica di un anno fa, e
American Express, servizi finanziari e assicurazioni, che completa il podio.
Aziende virtuose in cui la
presenza femminile è rilevante e superiore alla media nazionale: il
52% della popolazione è composta da
donne e il
44% del
top management è femminile. Delle
20 imprese elencate in graduatoria, ben
cinque, ovvero il
25% del totale, hanno un
ceo/d
irettore generale donna e
due aziende guidate da una leader occupano
i primi posti della classifica. E non è finita qui, le stesse organizzazioni si distinguono anche per la
soddisfazione delle donne, in molti casi superiore anche al dato dei colleghi uomini: il
93% di loro, infatti, dichiara di lavorare in un
great place to work e questo
dato è sopra la media italiana di ben
50 punti e
due punti sopra il dato dello scorso anno. La classificazione è originata, in gran parte, dal giudizio delle persone a cui è stato sottoposto il questionario
Trust Index, la cui media delle donne dei
Best Workplaces for Women è pari all’
89%,
ovvero
45 punti sopra la media italiana.«Negli ultimi
cinque anni abbiamo ascoltato
più di 85mila donne e abbiamo identificato un
netto miglioramento della soddisfazione delle collaboratrici riguardo ai loro ambienti di lavoro e, nello stesso arco temporale, la
fiducia delle stesse dipendenti nei confronti dei propri leader è
aumentata di ben 8 punti – afferma
Alessandro Zollo, amministratore delegato
di
Great place to work Italia –. L’
opinione delle persone, in questo caso delle lavoratrici, è fondamentale per noi perché proprio grazie ad esse riusciamo ad offrire un prodotto finale
preciso ed
impattante: siamo esperti di
benessere organizzativo e di
clima aziendale e, in quanto tali, ci preoccupiamo di ascoltare ogni singola persona in modo tale da valutare l’
employee experience e realizzare, di conseguenza, la
classifica finale».Un ulteriore punto d’incontro fra le aziende classificate è il
Parity Index, ovvero un indice che raggruppa alcune tematiche come l’
equità nelle promozioni e nella
retribuzione, il
profit sharing, la
flessibilità e l’
assenza di discriminazioni legate proprio al genere.
Negli ultimi cinque anni, il dato è cresciuto di ben
9 punti, mentre l’
Equità registra un incremento di
8 punti e, allo stesso tempo, anche il parere positivo dell’
87% delle donne delle aziende premiate. Si tratta di un dato di
46 punti superiore alla media italiana e
2 punti sopra il dato del 2020. Nello specifico, le collaboratrici hanno visto migliorare la meritocrazia in azienda: la percezione relativa all’assenza di manovre di corridoio per raggiungere i propri obiettivi è migliorata di
16 punti e quella relativa all’assenza di favoritismi di
14. Le
20 aziende premiate hanno, in media, un
Parity Index dell’
83% contro un
38% della media italiana. Entrando più nel dettaglio, l’
84% delle donne delle organizzazioni classificate dichiara di avere benefit particolari (
+69 punti rispetto alla media italiana) e il
76% pensa che ognuno possa ottenere un riconoscimento speciale per il proprio lavoro (
+65 punti). E ancora, si registra, nell’
86% dei casi, una maggiore serenità sul posto di lavoro con un aumento di
62 punti rispetto alla media nazionale e, allo stesso tempo, l’
84% delle dipendenti dichiara di avere un
miglior work-life balance (in questo caso l’
incremento è di 56 punti). Infine, il
94% delle donne di queste aziende ritiene che le nuove modalità di lavoro consentano di svolgere
efficacemente tutte le attività lavorative.«Stando a quanto indicato dai dati raccolti, possiamo affermare che le aziende
Best workplaces for women stanno lavorando sulle tematiche più delicate per le donne e che proprio questa attenzione alle criticità le rende così
speciali e così
apprezzate dalle loro collaboratrici – sottolinea
Francesca Rota, manager di
Great place to work Italia –. Il segreto di tutte queste aziende è stato l’aver fatto della cultura della parità e del sostegno alle donne
un tema ormai consolidato che è entrato ufficialmente a far parte del Dna delle organizzazioni contemporanee. Il nostro auspicio è che ogni impresa segua l’esempio di quelle presenti in graduatoria per migliorare o addirittura perfezionare l’
employee experience delle proprie dipendenti e di tutto il team operativo per garantire loro un
workplace non soltanto
produttivo a livello professionale, ma anche
stimolante dal punto di vista relazionale».