Economia

Ai produttori di vino. Vinitaly, il Papa: rispetto e umanità nel gestire le persone

Ilaria Solaini lunedì 22 gennaio 2024

Il Papa nell’udienza con i partecipanti al convegno “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano”.

Rispetto e umanità nella gestione del lavoro e nella tutela delle persone, ma anche attenzione all’ambiente e a sane abitudini di consumo sono le linee fondamentali indicate dal Papa nell’udienza con i partecipanti al convegno “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano”.

Secondo papa Francesco Vinitaly ー che da oltre 50 anni è una delle principali manifestazioni internazionali dedicate al vino e ai distillati ー è certamente «una realtà significativa, sia sulla scena vinicola italiana che internazionale» questo rende importante una comune riflessione «sugli aspetti etici e sulle responsabilità morali che tutto ciò comporta», a partire dal fondamentale valore del rispetto.

Al centro del discorso la parola «rispetto» che «nel vostro lavoro, è certamente fondamentale: per un prodotto di qualità, infatti, non basta l’applicazione di tecniche industriali e di logiche commerciali; la terra, la vite, i processi di coltivazione, fermentazione e stagionatura richiedono costanza, richiedono attenzione e richiedono pazienza». «Rispetto, costanza, capacità di potare per portare frutto» vengono definiti da Francesco «messaggi preziosi per l’anima, che si apprendono dai ritmi della natura, dai vitigni e dalla lavorazione» che comporta un’infinità di competenze, «legate alla condivisione di una sapienza pratica, di vita, a un’esperienza specifica da acquisire sul campo, quanto più ci si lascia coinvolgere dalla dimensione umana di ciò che si fa».

«E se il rispetto e l’umanità valgono nell’uso della terra, sono ancora più decisivi nella gestione del lavoro, nella tutela delle persone e nel consumo dei prodotti, per far maturare, a livello di singoli e di aziende, quella capacità di «auto-trascendersi, infrangendo la coscienza isolata e l’autoreferenzialità», che «rende possibile ogni cura per gli altri e per l’ambiente», considerando «l’impatto provocato da ogni azione e da ogni decisione personale al di fuori di sé» ha aggiunto citando l’enciclica Laudato si'. Infatti, la «cura autentica della nostra stessa vita e delle nostre relazioni con la natura è inseparabile dalla fraternità, dalla giustizia e dalla fedeltà nei confronti degli altri».

«Il vino, la terra, l’abilità agricola e l’attività imprenditoriale sono doni di Dio, ma non dimentichiamo che il Creatore li ha affidati a noi, – è stato il richiamo finale del Papa – alla nostra sensibilità e alla nostra onestà, perché ne facciamo, come dice la Scrittura, una vera fonte di gioia per ‘il cuore dell’uomo’, e di ogni uomo, non solo di quelli che hanno più possibilità».

Federico Bricolo, il presidente di VeronaFiere, che ospiterà nei suoi spazi dal 14 al 17 aprile la 56° edizione della famosa rassegna vinicola, ha donato al Papa la riproduzione della formella del portale della Basilica di San Zeno a Verona che raffigura la vendemmia. - Vatican media

«Con Vinitaly – ha commentato il presidente di VeronaFiere, Federico Bricolo donando al Papa una formella del portale della Basilica di San Zeno che raffigura la vendemmia – valorizziamo il patrimonio enologico della nostra comunità, affinché il vino continui a essere un elemento di coesione sociale e di apertura al dialogo».

L’udienza con il Papa si inserisce nell’iniziativa “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano” organizzata da Veronafiere-Vinitaly in collaborazione con la diocesi di Verona e con il supporto di Banca Generali e Generali Italia, tramite la sua business unit Cattolica. Nello specifico Banca Generali ha deciso di sostenere questo evento in quanto da tempo si affianca alle Pmi e al settore vinicolo per accompagnare i produttori nelle sfide legate alla protezione e alla pianificazione patrimoniale nel tempo.

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