Economia

LAVORO. In arrivo rinnovi per 655mila addetti Retribuzioni in aumento a ottobre

giovedì 21 novembre 2013
"Gommaplastica, gas-acqua, tessile e calzaturiero per un totale di circa 655mila addetti interessati. Questi i contratti che ci apprestiamo a chiudere nei prossimi giorni". Così il segretario generale Uiltec, Paolo Pirani, commenta i dati Istat sui contratti collettivi e le retribuzioni contrattuali. "Contiamo di giungere alla stretta finale per i contratti del calzaturiero e per quello del gas-acqua già entro al fine di novembre, mentre per quello del tessile e abbigliamento e del settore gomma e plastica entro la fine del 2013". Per quanto riguarda il settore calzaturiero (80mila addetti circa), il prossimo incontro è fissato per il 28 novembre. "I nodi maggiori - dice Pirani - sono legati alla manifestata volontà da parte di Assocalzaturifici di modificare tematiche importanti, quali il calendario delle ferie e la richiesta di non corrispondere l'elemento di garanzia retributiva, previsto per le aziende che non fanno contrattazione aziendale o territoriale, in caso di crisi e utilizzo degli ammortizzatori sociali". Il 28 e 29 novembre si terranno i prossimi incontri per giungere a un accordo nel settore gas-acqua (48mila addetti circa). "Da affrontare le problematiche relative a orario di lavoro, scatti di anzianità e reperibilità", spiega il segretario generale della Uiltec.  Si riuniranno il 2 dicembre le parti per giungere a un compromesso per il rinnovo del Ccnl gomma plastica industria. "Sul tavolo - aggiunge Pirani - restano da limare le distanze relative alle richieste della Federazione della gomma plastica in merito al recupero di produttività, maggiore flessibilità, riduzione dell'assenteismo e costi contrattuali per le aziende in crisi". "Dopo rotture e riprese è stata stabilita per il 4 e 5 dicembre la riunione per il rinnovo del contratto del settore tessile (387mila addetti circa). All'esame della trattativa la flessibilità degli orari di lavoro, la possibilità di differire la terza settimana di ferie, l'assenteismo e la parte economica", spiega. "Tutti questi contratti sono ormai scaduti da tempo, ma abbiamo intravisto la volontà delle controparti di giungere a compromessi e di venire incontro alle nostre richieste. Siamo convinti di potere garantire a questi lavoratori il miglior trattamento possibile nonostante la crisi che attanaglia il Paese", conclude il leader sindacale.Le retribuzioni contrattuali orarie sono aumentate a ottobre dello 0,2% su base mensile e dell'1,4% su base annua, a fronte di un'inflazione in crescita tendenziale dello 0,8%. Lo comunica l'Istat, sottolineando che complessivamente, nei primi dieci mesi del 2013 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,5% rispetto al corrispondente periodo del 2012. A partire dal gennaio del 2014 la crescita annua delle retribuzioni contrattuali in assenza di rinnovi scenderebbe allo 0,8%. EDILI, ROTTE LE TRATTATTATIVE: SCIOPERO DI OTTO ORE IL 13 DICEMBRERottura delle trattativa e sciopero generale di 8 ore dei lavoratori edili il prossimo 13 dicembre, con modalità da definire a livello regionale e con quattro manifestazioni in programma a Milano, Roma, Napoli e Palermo. Lo annunciano i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil al termine del tavolo oggi per il rinnovo del contratto di lavoro in edilizia, con l'Ance e le imprese cooperative. Contratto che interessa poco meno di un milione di lavoratori. "Dopo 11 mesi di confronto con Ance e le imprese cooperative, nel corso dei quali si è tentato di costruire un progetto di riorganizzazione del sistema bilaterale, nell'incontro di oggi le controparti imprenditoriali hanno sostanzialmente rimesso in discussione la soluzione ipotizzata nel precedente incontro per mettere in sicurezza la cosiddetta 'Anzianità professionale edile'. Ma ancor più grave - sottolineano i sindacati - la risposta delle imprese alle richieste contenute in piattaforma sulla parte salariale, dichiarando che non c'è disponibilità a definire alcun aumento contrattuale". "Nessuna crisi - è la replica dei sindacati - può giustificare l'azzeramento del ruolo del contratto nazionale dilavoro né tanto meno può essere usata per scaricarne il costo sui lavoratori". "Quello dell'Ance è un atteggiamento irresponsabile che rischia di far pagare solo ai lavoratori le conseguenze di una crisi epocale che ha ridotto il settore al collasso" è il commento del segretario generale della Feneal Uil MassimoTrinci.  "La controparte - prosegue - si è rifiutata di entrare in merito dichiarandosi indisponibile a trattare le richieste avanzate dal sindacato; inoltre, ha rimesso in discussione intese già raggiunte su altri aspetti già concordati. L'Ance con il suo atteggiamento ha cercato di riversare solo sui lavoratori i costi della crisi rinnegando cinque anni di storia nei quali, come Stati generali, avevamo tentato di individuare insieme,sindacati e imprese, percorsi comuni per il rilancio di un nuovo tipo di edilizia eco-sostenibile e di qualità, per la tutela e la salvaguardia del territorio e la messa in sicurezza delle zone a rischio".