Economia

ISTAT. Pil meglio delle attese Ma l'industria frena

venerdì 10 settembre 2010
L'Istat ha rivisto al rialzo la crescita del Pil, salito dello 0,5% nel secondo trimestre per un incremento tendenziale annuo pari all'1,3%. La stima preliminare diffusa ad agosto indicava la crescita del 2010 all'1,1%. Il dato congiunturale reso noto oggi dall'istituto statistico nazionale è il migliore dal secondo trimestre 2006, mentre quello tendenziale è il più alto dal terzo trimestre del 2007, inizio ufficiale della crisi.Frena invece l'andamento della produzione industriale a luglio. Il dato, segnala sempre l'Istat, ha segnato un incremento dello 0,1% su base mensile per un aumento tendenziale dell'1,7% che diventa del 4,8% se corretto per i giorni lavorativi. Il rallentamento è marcato sia rispetto a giugno quando l'indice grezzo era salito dell'8% e quello depurato dagli effetti del calendario dell'8,1% (rivisto da +8,2%), sia rispetto a maggio quando si erano avuti incrementi rispettivamente pari al 10,5 e al 7,3%.Su base mensile il dato era salito dello 0,5% (rivisto da +0,6%) a giugno e dell'1% a maggio. La variazione della media degli ultimi tre mesi a luglio rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti è pari a +2,1%. L'indice corretto sale del 5,4% nei primi sette mesi dell'anno, mentre quello grezzo aumenta del 5,3%.Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie hanno segnato, in termini congiunturali, un incremento per l'energia (+2,1%) e per i beni strumentali (+0,1%) e una diminuzione per i beni intermedi (-0,4%) e per i beni di consumo (-0,1%, con un calo dello 0,8% per i beni durevoli e una variazione nulla per i beni non durevoli).L'indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con luglio 2009, aumenti in tutti i raggruppamenti principali di industrie: +9,4% per i beni strumentali, +4,3% per i beni intermedi e per l'energia, +1,3% per i beni di consumo (+1,3% i beni non durevoli, +1,1% i beni durevoli). Nel confronto tra i primi sette mesi del 2010 e lo stesso periodo dell'anno precedente vi sono stati incrementi del 7,8% per i beni intermedi, del 5,2% per i beni strumentali, del 3,1% per i beni di consumo (+3,5% i beni non durevoli e +1% i beni durevoli) e del 3% per l'energia.