Economia

Inps. Via libera alla domanda di Ape sociale

Daniele Cirioli mercoledì 20 gennaio 2021

Fino al 31 dicembre è possibile presentare la domanda per ottenere l'Ape sociale

Via libera alle domande di Ape sociale, prorogata per quest’anno dalla legge di Bilancio 2021. La domanda può essere presentata anche da chi abbia perfezionato i requisiti in anni passati. A precisarlo è stato l’Inps, con messaggio n. 163/2020, spiegando la novità della proroga al 31 dicembre 2021 del cosiddetto «anticipo pensionistico» (da cui Ape) prevista dalla legge n. 178/2020 (legge di Bilancio 2021). L’Ape sociale è la facoltà di mettersi a riposo prima, in attesa di maturare l’effettiva età per la pensione di vecchiaia (fissata a 67 anni negli anni 2019, 2020 e 2021), a chi ha almeno 63 anni e versa in situazioni di disagio economico. Nel periodo di riposo-attesa di maturare il diritto alla pensione vera e propria, si riceve un sussidio mensile dell’importo massimo di 1.500 euro lordi.

Queste le condizioni per il diritto all’Ape:
a) aver cessato l’attività lavorativa (dipendente, autonoma e parasubordinata);
b) non essere titolare di una pensione diretta;
c) trovarsi in una delle “particolari” situazioni tutelate (lavori gravosi eccetera);
d) avere un minimo di 30 o 36 anni di contributi (a seconda della “particolare” situazione in cui si versa);
e) maturare una pensione di vecchiaia d’importo non inferiore a 1,4 volte la pensione minima dell’Inps (poco più di 721 euro).

Uno sconto speciale è previsto a favore delle lavoratrici e, in particolare, a quelle madri: hanno diritto alla riduzione di un anno del requisito contributivo per ogni figlio, fino a un massimo di due anni (figli legittimi, naturali, adottivi). Pertanto, per esempio, la madre con due figli accede all’Ape sociale con 28 anziché 30 anni di contributi (34 e non 36 anni, se risultano addette a lavori gravosi).

Il procedimento di riconoscimento e attribuzione dell’Ape sociale prevede la presentazione di due distinte domande, con tempistiche differenti. Per prima cosa occorre il riconoscimento del diritto, che è fatto dall’Inps a seguito della prima domanda dell’interessato. L’Inps comunica: l’ok al riconoscimento dell’Ape con indicazione della prima decorrenza utile o eventualmente con differimento della decorrenza (in caso d’insufficienza delle risorse finanziarie); rigetto della domanda, se non sussistono le condizioni di diritto. Se c’è diritto all’Ape, il beneficiario può fare la seconda domanda: quella di liquidazione. Per la quale non c’è alcun termine, ma un vincolo: l’Ape è erogata a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

La legge di Bilancio 2021, come detto, ha prorogato l’Ape sociale al 31 dicembre 2021. Pertanto, dal 1° gennaio 2021, ha spiegato l’Inps, possono presentare domanda di riconoscimento del beneficio i soggetti che, nel corso del corrente anno, maturano i requisiti e le condizioni per il diritto. La domanda, ha spiegato ancora l’Inps, la possono presentare anche coloro che hanno perfezionato requisiti e condizioni negli anni precedenti e, tuttavia, non hanno avanzato anche la domanda di accesso al prepensionamento. Infine, l’Inps ha ricordato che, per non perdere alcuno dei ratei del sussidio spettanti, i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni siano già in possesso di tutti i requisiti e condizioni possono presentare contestualmente anche la domanda di accesso all’Ape.