Economia

Inps. Nel primo trimestre +104mila contratti stabili

Redazione Romana giovedì 24 maggio 2018

Nei primi tre mesi del 2018 sono stati firmati quasi 472mila contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni) con un saldo positivo rispetto alle 367mila cessazioni a tempo indeterminato nel periodo di circa 104mila unità. Lo si legge nell'Osservatorio sul precariato dell'Inps. Nel complesso le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, sono state 1.743.000 (+15,2% rispetto al
primo trimestre 2017). Sono in crescita sia i contratti a tempo indeterminato (+5%) sia quelli a tempo determinato (+12,1%), mentre le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (51mila) hanno registrato un aumento del 73%. Le cessazioni nel complesso sono state 1.350.000, in aumento del
14,5%. Nel periodo gennaio-marzo 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni totali, positivo per 393mila unità, superiore a quello del corrispondente periodo
del 2017 (+334mila).

L'Inps segnala che nel primo trimestre del 2018 sono cresciute oltre alle assunzioni stabili (da 318.517 a 334.463) e a quelle a termine (da 670.620 a 751.736) anche le assunzioni in apprendistato (+18,6% a 78.854), quelle stagionali (+31,4% a 99.703). Si è avuta una crescita consistente anche per i contratti in somministrazione (+18% a 352.499) e delle assunzione con contratto intermittente (+51,9% a 125.767), strumento che ha in molti casi sostituito per i datori di lavoro il voucher, abolito l'anno scorso. Tra le cessazioni (1.350.000 nel complesso, in aumento del 14,5% rispetto all'anno precedente) sono cresciute tutte le tipologie meno quella dei rapporti a tempo indeterminato (-6,6%). Al momento quindi non ci sarebbe evidenza di licenziamenti di persone assunte con il Jobs act (a partire da marzo 2015) una volta esaurita la decontribuzione triennale iniziata nel 2015.

Confrontando il primo trimestre di ciascun anno si osserva che nel 2014 l'incidenza dei rapporti incentivati (considerando sia assunzione che trasformazioni) risultava pari al 25%; essa ha raggiunto nel 2015 il 58% mentre successivamente è diminuita passando dal 44% del 2016 al 22% del 2018. Nel primo trimestre
2018 su un totale di 548mila nuovi rapporti a tempo indeterminato (incluse qui le assunzioni in apprendistato) i rapporti agevolati risultano circa 126.000, di cui solo 23mila dovuti all'esonero strutturale per i giovani.

Il saldo annualizzato, la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. A marzo 2018 risulta positivo e pari a +522mila, in leggera flessione rispetto a quanto registrato a febbraio (+550mila). Il saldo rimane ancora negativo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-62mila), seppur in miglioramento per il terzo mese consecutivo.