Economia

Inps. Contratti a tempo indeterminato a picco

giovedì 19 gennaio 2017

Nei primi 11 mesi del 2016, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +567mila, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+688mila) e superiore a quello registrato nei primi 11 mesi del 2014 (+313mila). È l'Osservatorio sul precariato dell'Inps a fare il punto sulla situazione del mercato del lavoro. Il saldo annualizzato registra invece una crescita di 506mila nuovi contratti nell'intero 2016 rispetto al 2015 , compresi i rapporti stagionali.

Un risultato positivo imputabile prevalentemente, si legge nella nota Inps, al trend di crescita netta registrato dai contratti a tempo indeterminato, il cui saldo annualizzato, pari a +339mila, è ancora
debitore dell'intensa dinamica di crescita registrata a fine 2015; nel corso del 2016, inoltre, i contratti a tempo determinato hanno significativamente recuperato la contrazione registrata sul finire del 2015 a causa dell'alta quota di trasformazioni in contratti a tempo indeterminato: il loro saldo annualizzato risulta infatti pari a +146mila (inclusi i contratti stagionali).

Complessivamente le assunzioni, sempre riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-novembre 2016 sono risultate 5.323.000, con una riduzione di 320mila unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-5,7%). Nel complesso delle assunzioni sono comprese anche le assunzioni stagionali (510.000).

Il rallentamento delle assunzioni ha riguardato principalmente i contratti a tempo indeterminato: -547mila, pari a -32,3% rispetto ai primi undici mesi del 2015. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate per la contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-34,8%). In salita invece i contratti a tempo determinato, nei primi 11 mesi del 2016, si sono registrate 3.451.000 assunzioni, in aumento sia sul 2015 (+6,7%), sia sul 2014 (+9,9%). Bene anche i contratti in apprendistato che confermano il trend di crescita già rilevato anche negli aggiornamenti dei mesi precedenti. In particolare, rispetto all'analogo periodo del 2015, le assunzioni in apprendistato aumentano di 47mila unità (+27,5%). I contratti stagionali registrano invece una riduzione del 6,6%.

In relazione all'analogo periodo del 2015, le cessazioni nel complesso, comprensive anche dei rapporti di lavoro stagionale, risultano diminuite del 4%. La riduzione è più consistente per tutti i contratti a tempo indeterminato in vigore (-7%) che per quelli a tempo determinato (-1%). Analizzando le cessazioni per tipologia, i licenziamenti complessivi relativi a rapporti di lavoro a tempo indeterminato, pari a 562mila, risultano in modesto aumento rispetto al 2015 (540mila) e in leggero calo rispetto al 2014 (570mila). Sul
trend degli ultimi mesi ha inciso l'introduzione dell'obbligo delle dimissioni on line. Il tasso di licenziamento (calcolato rispetto all'occupazione esposta al rischio ad inizio anno) per i primi 11 mesi del 2016 (5,2%) risulta inferiore rispetto a quello corrispondente del 2015 (5,3%). Nei primi 11 mesi del 2016 le cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato per dimissioni sono state pari a 722mila (-13,6% rispetto al 2015).

Con la legge di Stabilità 2016 è stata introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato e che prevede l'abbattimento del 40% dei contributi
previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi Inail) entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione. Nei primi 11 mesi del 2016, dunque, annota ancora l'Inps, le assunzioni con esonero contributivo biennale sono state pari a 358mila, le trasformazioni di rapporti a termine che
beneficiano del medesimo incentivo ammontano a 134mila, per un totale di 492mila rapporti di lavoro agevolati. I rapporti di lavoro agevolati rappresentano il 34,4% del totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato. Nel 2015, l'incidenza delle assunzioni e trasformazioni agevolate (con abbattimento totale dei contributi a carico del datore di lavoro per un triennio), sul totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato, era stata pari al 60,8%.