Economia

Inps. A luglio calano cassa integrazione e Naspi

sabato 13 agosto 2016
Le ore di cassa integrazione ordinaria (Cigo) autorizzate a luglio sono state 11,3 milioni. Un anno prima, nello stesso mese, erano state 17,1 milioni. Di conseguenza, la diminuzione tendenziale è pari al 34%. In particolare, la variazione tendenziale è stata pari a -34,2%nell'ndustria e -33,6% nell'edilizia. L'Inps ricorda che nel periodo tra il 24 settembre 2015, data di entrata in vigore del dlgs che ha introdotto novità in merito agli ammortizzatori sociali, e il 4 dicembre 2015, data di pubblicazione della relativa circolare applicativa redatta sulla base del nulla osta del ministero del Lavoro del 2 dicembre, l'istituto ha bloccato le autorizzazioni delle richieste di Cigo pervenute. Il numero di ore autorizzate di Cigo a luglio risente ancora, seppure in maniera meno decisa dei mesi precedenti, del blocco autorizzativo. La variazione congiunturale registra su base mensile un decremento pari al 27,8%.Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (Cigs) autorizzate a luglio è stato pari a 28,5 milioni, registrando una lieve diminuzione pari allo 0,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, che registrava 28,7 milioni di ore autorizzate. Rispetto al mese precedente si registra una variazione congiunturale pari al -22,2%.Gli interventi in deroga sono stati pari a 5,5 milioni di ore autorizzate a luglio, registrando un decremento del 26,4% se raffrontati con luglio 2015, mese nel quale erano state autorizzate 7,5 milioni di ore. La variazione congiunturale registra rispetto al mese precedente un incremento pari al 40,8%."I dati diffusi dall’Inps sulle ore autorizzate di cassa Integrazione a luglio sono positivi, in quanto attestano non solo un calo congiunturale del 19%, ma anche una diminuzione del 15% rispetto allo stesso mese del 2015, confermando ancora una volta una tendenza alla riduzione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali - afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti -. Questo dato, insieme a quello della diminuzione, a maggio, di quasi il 17%, delle richieste di Naspi, disoccupazione e mobilità, è un ulteriore segnale del miglioramento complessivo del mercato del lavoro, testimoniato anche dai 329mila occupati in più in un anno registrati dall’Istat a giugno".