Economia

La ricerca. L'Italia risparmia poco, ma pensa ai figli

mercoledì 15 gennaio 2014
Risparmiare è sempre più difficile. Non è una novità. Ma Nielsen ha voluto approfondire il tema con una ricerca a campione svolta nella seconda metà dello scorso anno in 60 Paesi, compreso il nostro. Un dato colpisce in particolare: solo un italiano si dieci considera raggiungibili i propri piani di investimento e di risparmio. Insomma si fa un progetto, ma poi ci si rende contro che non si riesce a rispettare la tabella di marcia così come immaginata. In questo contesto il 69% dei connazionali mostra sfiducia nel futuro, dal punto di vista della propria finanza personale. Solo un 21%, al contrario, si dice convinto di raggiungere gli obiettivi. In quanto alle priorità nei risparmi e negli investimenti, secondo Nielsen, al primo posto ci stanno i figli e il loro futuro, con il 21% degli intervistati (contro il 16% del resto del mondo). Al secondo posto vengono le spese impreviste per la propria abitazione (16% contro l'11% mondiale). Un dato forse legato anche a tutte le incertezze su Imu e nuova fiscalità legata alla casa, ma legato anche al fatto che in Italia la priprietà immobiliare è più diffusa che altrove. Seguono poi, tra le preoccupazioni che vengono tradotte in risparmio, i fondi pensioni (13%), la salute e la perdita del lavoro. Il timore per quest'ultima evenienza tocca il 10% degli italiani. Un altro segnale di sfiducia. E sempre leggibile in questo contesto anche il dato che il 67% degli intervistati non essere intenzionato a investire nè ora né nel prossimo futuro. E solo l'1% pensa a possibili investimenti per una nuova attività (il 5% nel resto del mondo).