Economia

Indagine. Il valore delle imprese culturali e creative

Maurizio Carucci sabato 11 giugno 2022

I templi di Paestum (Salerno)

Le imprese culturali e creative e quelle legate al turismo culturale hanno un peso notevole nell'economia italiana. Nel 2021, per esempio, hanno richiesto oltre 268 mila assunzioni, pari al 5,8% della domanda di lavoro complessiva delle aziende dei settori industria e servizi. Ad attivare la domanda di lavoro un insieme di imprese appartenenti ai quattro comparti del sistema produttivo culturale e creativo: industrie creative, industrie culturali, patrimonio storico-artistico, performing art e intrattenimento. A queste richieste si sono aggiunte poi ulteriori 20mila entrate programmate dalle imprese del made in Italy a contenuto culturale e, soprattutto, 316mila assunzioni collegate alle imprese del turismo a prevalente vocazione culturale. A delineare questo scenario è il volume Imprese e professioni culturali e creative-2021 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e analizzato dal Centro Studi delle Camere di Commercio Istituto Guglielmo Tagliacarne. Tra le figure professionali maggiormente richieste, gli operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audiovisiva, con oltre 16mila entrate, la cui domanda è più che raddoppiata rispetto al 2020. Al secondo posto i tecnici esperti in applicazioni audio, video e gaming, con oltre 11mila assunzioni, leggermente in crescita rispetto all’anno precedente. I registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi figurano al terzo posto tra le professioni maggiormente richieste con poco meno di 11mila entrate programmate, una richiesta quasi triplicata rispetto al 2020. Seguono i tecnici della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale con oltre 7mila entrate. La domanda di lavoro programmata dalle imprese culturali e creative presenta caratteristiche distintive rispetto agli altri settori economici anzitutto per la richiesta di figure professionali altamente qualificate. Si tratta di profili professionali capaci di coniugare elevate conoscenze specializzate con talento e creatività. Pertanto, il 35,8% delle assunzioni riguarda lavoratori laureati, mentre nel complesso dell’economia la quota è pari al 13,7%. Particolarmente elevata è anche la richiesta di esperienza (73% delle assunzioni programmate contro il 68,7% del totale imprese di industria e servizi) e quella di figure diplomate (42,1% delle assunzioni, contro il 31% dell’intera economia). A livello territoriale, le province di Roma con 66mila contratti, Milano con 53mila, Torino con 15mila, Napoli con 11mila e Bari con circa 6mila, concentrano oltre il 56% del totale entrate delle imprese culturali e creative. Per quanto riguarda il turismo a vocazione culturale, tra le province con il più elevato flusso di assunzioni troviamo ancora una volta Roma con oltre 40mila entrate, seguono poi Milano con circa 35mila, Venezia con 23mila, Napoli con 19mila e Torino con circa 16mila, territori che nel loro insieme racchiudono oltre il 42% del totale entrate.

Premio tesi di laurea Adsi rivolto ai giovani studiosi dei beni culturali: domande entro il 5 luglio

Rinnovato per la sua IV edizione il concorso nazionale promosso dall’Adsi-Associazione dimore storiche italiane per tesi di laurea svolte sui beni vincolati privati. Il patrimonio culturale italiano deve essere opportunamente valorizzato poiché può svolgere un ruolo chiave nel futuro sviluppo del Paese: può aiutare le nuove generazioni, che costituiscono il nostro capitale umano, a intraprendere studi volti alla sua conservazione e promozione tutelando così il capitale storico artistico rappresentato dagli immobili storici, dai parchi e dai giardini monumentali, che rischiano altrimenti di scomparire. Il bando è rivolto ai laureati che abbiano svolto una tesi di laurea magistrale su tematiche aventi per oggetto uno o più immobili vincolati privati, ivi comprese le loro decorazioni d’interni e pertinenze, quali parchi e giardini. In particolare le tesi potranno riguardare le seguenti tematiche:
● il problema della conservazione/manutenzione;
● la sfida della valorizzazione e dell’utilizzo produttivo di tali beni, della loro ricaduta e sostenibilità
economica anche per il territorio circostante;
● il ruolo dell’impiantistica innovativa e delle nuove tecnologie nella valorizzazione sostenibile di tali beni
e la loro capacità di comunicazione efficiente.
Il bando, pertanto, è rivolto nello specifico ai giovani delle Facoltà di Architettura, Agraria, Ingegneria, Storia
dell’Arte, Conservazione dei beni culturali, Istituto centrale per il restauro, Opificio delle pietre dure, Scienze della Comunicazione, Economia e Giurisprudenza. Sono ammessi al concorso i laureati magistrali che abbiano discusso la tesi di laurea negli anni accademici, 2020/2021 e 2021/2022 (entro il 30 giugno 2022), che non abbiano partecipato alla precedente edizione del presente premio e che dal primo gennaio 2022 non abbiano superato i 30 anni di età. Gli interessati dovranno presentare la domanda di partecipazione presso la segreteria nazionale di Adsi entro il 5 luglio, secondo le modalità indicate nel bando disponibile sul sito dell’Adsi, all’indirizzo:
https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/event/318184/iv-edizione-bando-tesi-di-laurea-a-d-s-i-2022/?lan=it o in forma cartacea.