Economia

Sempre più morti e incidenti. Allarme vacanze: sulle strade un milione di auto pericolose

Alberto Caprotti martedì 12 luglio 2016
Su 49 milioni di veicoli immatricolati e quindi potenzialmente in circolazione nel nostro Paese, 37,3 milioni di autovetture hanno un’età media di 11 anni e 4 mesi. Ben il 52% ha superato i 10 anni di età. E soprattutto 1 milione sono potenzialmente pericolose perché non in regola con le norme sullo stato dei pneumatici. È in atto dunque un progressivo e costante invecchiamento del parco circolante (si passa dagli 8 anni e due mesi del 2010 agli 11 anni e 4 mesi del 2015) dovuto ad un numero superiore di nuove immatricolazioni che non corrisponde ad analoghe radiazioni, che comporta un necessario aumento della manutenzione delle stesse, spesso disatteso, e ovvie conseguenze in tema di sicurezza. Le stime Aci-Istat del primo semestre 2015 evidenziano una preoccupante inversione di tendenza relativa agli incidenti con un aumento dei morti sulle strade. Sono inoltre aumentati gli incidenti in ambito urbano, in cui avviene il 76% degli incidenti e circa la metà dei decessi. I morti sulle strade urbane sono aumentati del 7,4% rispetto all’anno precedente. Un dato sconfortante che trova una delle sue ragioni nella cattiva manutenzione delle strade e dei veicoli. Tutto ciò trova conferma anche nel campione dei veicoli controllati dalla Polizia Stradale durante la Campagna “Vacanze Sicure”, un progetto che dal 2003 fornisce una panoramica sullo stato delle gomme in circolazione nelle nostre strade. I controlli sono stati complessivamente quasi 12.000 e si tratta del più ampio lavoro mai svolto dalle pattuglie della Stradale in questi 13 anni di attività. Le Regioni coinvolte sono Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia Occidentale. Le Province indagate sono 42 su 110 (38% del totale). A illustrare il quadro, il direttore del Servizio Polizia Stradale, Giuseppe Bisogno, e il direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti. Gli italiani – denuncia l’indagine - circolano con gomme sempre più lisce: dall’ultimo controllo a quello odierno, sono più che raddoppiate le gomme lisce in circolazione, e la situazione è ancora più grave se ci si riferisce ai mezzi per il trasporto leggero, che a loro volta hanno una percentuale media di gomme lisce molto più elevata. Infatti, se nei controlli degli anni precedenti la percentuale di gomme lisce si aggirava intorno al 2,5/3%, oggi questa percentuale è salita a quasi il 7% per le autovetture e all’8,5% per il trasporto leggero. Inoltre, il 6% delle vetture controllate aveva pneumatici non omogenei, con un picco del 15% per i mezzi di trasporto leggero. Solo l’anno scorso le vetture che presentavano questa non conformità erano il 3,4%, circa la metà. Per equipaggiamento non omogeneo si intende pneumatici diversi sullo stesse asse per marca, e/o modello oppure per diverso tipo (estivo e invernale) sui due assi. Decisamente preoccupante appare il dato complessivo delle non conformità specifiche sui pneumatici che si riscontrano mediamente nel 16% delle vetture controllate ed addirittura in quasi il 28% dei furgoni/van. Queste percentuali salgono rispettivamente al 20,3% e al 32,4% se si considerano anche i mezzi non revisionati. Sono quindi 1 su 5 le vetture ed 1 su 3 i mezzi di trasporto non in regola. “Questi dati sono da considerare con estrema attenzione nel loro insieme” – chiosa Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma - “Gomme lisce, danneggiate, non omologate, equipaggiamenti non omogenei e non conformi, pneumatici invernali in estate, sono la cartina tornasole di una mancanza cronica di manutenzione che, per viaggiare sicuri, dovrebbe aumentare al crescere dell’età delle vetture, invece, al contrario peggiora. Infatti, il campione racconta che dopo i 10 anni di vita la manutenzione crolla in modo verticale, quasi a significare che per queste vetture vale la regola del ‘Non investo più un soldo e fino a che va, va...’. Questi comportamenti poco virtuosi sono ancora più evidenti sui mezzi per il trasporto leggero che presentano un trend in crescita costante direttamente proporzionale all’aumentare dell’età del mezzo. Ne deriva un risultato sconfortante: sono milioni i mezzi potenzialmente pericolosi in circolazione sulle nostre strade” – conclude Fabio Bertolotti. Aggiunge Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio Polizia Stradale: “É necessario che si diffonda la cultura della sicurezza; l’automobilista deve imparare a viaggiare in condizioni di massima affidabilità; gli pneumatici lisci, danneggiati o, peggio ancora, non omologati, non sono assolutamente in grado di fornire questo tipo di garanzia.”