Economia

nuove misure. Incentivi, un fondo di 300 milioni nella bozza del decreto legge

giovedì 11 marzo 2010
Il fondo per gli incentivi previsto dal decreto legge è di 300 milioni. È quanto risulta da una prima «bozza» di sette articoli, che dovrebbe essere esaminata venerdì 19 marzo dal Consiglio dei ministri. Dei 300 milioni, la quota maggiore (216 milioni) è destinata agli interventi per «motocicli anche elettrici o ibridi, elettrodomestici e cucine componibili, abitazioni ad alta efficienza energetica, inverter e motori per nautica da diporto». Mentre 71 milioni saranno utilizzati per «rimorchi, semirimorchi, macchine per uso agricolo e industriale e gru a torre per l'edilizia».Viene poi indicata una spesa massima di 13 milioni di euro anche «per gli interventi di pubblicità incrementali», che hanno come obiettivo lo «sviluppo del marketing».Arriva anche «un fondo per il finanziamento di accordi di programma per fronteggiare situazioni di crisi industriale su tutto il territorio nazionale, per la reindustrializzazione di siti industriali inquinati in cui operano aziende in crisi, nonchè per la individuazione di nuove zone franche urbane». Il fondo è costituito da risorse già assegnate al ministero dello Sviluppo economico, è pari a 422 milioni di euro ed «è costituito» presso lo stesso ministero.Inoltre è previsto il via libera agli 800 milioni di euro per la banda larga. Con quelle risorse verranno finanziate non solo le reti di comunicazione elettronica ma una serie di altre misure. Oltre al potenziamento delle infrastrutture per la banda larga, gli 800 milioni del Fondo per le aree sottoutilizzate serviranno anche per «la realizzazione di una unità navale per il soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali», «per il sostegno del made in Italy» e per la prosecuzione di interventi per promuovere l'alta tecnologia.Il decreto legge incentivi conterrà «disposizioni tributarie urgenti in materia di contrasto alle evasioni internazionali, di deflazione del contenzioso, di adeguamenti comunitari», oltre alla «misure urgenti per il sostegno dei settori industriali in crisi».