Economia

L'indagine. In 500mila all'estero in sette anni

mercoledì 21 giugno 2017

Dal 2008 al 2015 più di 500 mila italiani si sono cancellati dall'anagrafe per trasferirsi all'estero: al primo posto tra le destinazioni dei nuovi emigrati c'è la Germania, seguita da Regno Unito e Francia. È quanto rivela l'Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro nel rapporto Il lavoro dove c'è. Un'analisi degli spostamenti per motivi di lavoro negli anni della crisi, presentato a Roma in occasione dell'inaugurazione
dell'Auditorium dei Consulenti del Lavoro.

Secondo lo studio, al mezzo milione che ha scelto di andare oltrefrontiera bisogna aggiungere i quasi 300mila stranieri, soprattutto provenienti dai Paesi dell'Est, che in questi anni sono rimpatriati nella loro terra di origine non trovando più opportunità in Italia.

L'indagine esamina anche un altro fenomeno, spesso meno considerato, dell'emigrazione interna tra le regioni: tra il 2008 ed il 2015 più di 380 mila italiani si sono trasferiti da una regione del Sud in un altro territorio del Centro o del Nord Italia. Si tratta principalmente di lavoratori qualificati che vedono nella fuga dal Mezzogiorno la via migliore per guadagnare di più.