Economia

Stati Uniti. Google-Apple, è tregua: stop ai ricorsi

sabato 17 maggio 2014
Apple e Google, i due giganti della Silicon Valley, siglano una tregua clamorosa, sancendo per il momento la fine di tutti i ricorsi legali ancora pendenti e creando le condizioni per trovare un accordo che regoli il mercato mondiale degli smartphone. "Apple e Google - si legge in una nota congiunta - hanno deciso di cancellare tutte le cause legali attualmente esistenti direttamente tra le due società. Apple e Google hanno inoltre hanno deciso di lavorare insieme attorno ad alcune parti della riforma dei brevetti". Per anni, la casa dell'Iphone e i proprietari di Motorola si sono denunciati a vicenda a colpi di miliardi di dollari accusandosi reciprocamente di aver rubato qualsiasi brevetto, tutelato dalla proprietà intellettuale. Le cause miliardarie tra questi due big dell'Hi-Tech sono state addirittura 200 circa dal 2010, tra gli Stati Uniti e l'Europa. La prima causa Apple-Google risale al lontano 2010, quando la casa di Mountain View accusò Apple di aver violato molti brevetti, incluso quello fondamentale nella telefonia che permette ai cellulari di operare sulla rete 3G. Di contro l'azienda di Cupertino accusò Motorola, quindi Google, di aver 'rubato' alcuni segreti su alcune funzioni degli smartphone.Secondo alcuni esperti, di fatto, questa tregua aiuta ambedue le aziende, sfiancate da costi legali inimmaginabili. Pare che solo per uno di questi numerosi processi, la sola Apple abbia speso circa 32 milioni di dollari nelle sole spese processuali.Tuttavia, l'accordo non dovrebbe risolvere anche il feroce scontro giudiziario tra Apple e Samsung, il principale produttore di cellulari ad adottare la tecnologia Android. In questo caso i processi dovrebbero andare avanti. Anzi, secondo Brian Love, professore di Legge alla Santa Clara University, l'intesa con Google, potrebbe essere il segnale di una nuova strategia di Apple e cioè la volontà di "concentrarsi ancora di più nella battaglia contro Samsung". Dello stesso avviso anche Michael Risch, professore alla Villanova University che definisce l'accordo di oggi "per lo più simbolico". "Ormai da tempo - osserva - Motorola non è più un grande competitor per Apple. Da qui la scelta di fare un'intesa. Sarà interessante vedere invece se prima o poi finirà la guerra con Samsung".