Consegne a domicilio. Glovo compra le attività italiane di Foodora
Un momento di una delle prime manifestazioni dei rider di Foodora a Torino, nell'ottobre del 2016
Nel settore delle consegne a domicilio non c’è spazio per tutti. Anche se negli ultimi anni ci siamo abituati a vedere una moltitudine di rider che girano per le città in scooter o in bicicletta per consegnare pranzi alla gente, il successo economico di questa attività non è altrettanto esplosivo. Molti colossi del settore restano startup che ancora non riescono a rendere redditizio un business dove i margini sono bassi. Si spiega così anche la pressione per tenere bassissime le paghe dei rider, che restano in attesa di qualche passo avanti nel tavolo avviato al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi di Maio. La prossima riunione tra aziende e rappresentanti dei rider è prevista per il 7 novembre.
È iniziato intanto il consolidamento del settore. Glovo, piattaforma spagnola che si occupa di consegne varie (oltre ai pasti anche i farmaci, la spesa al supermercato, ma anche semplici pacchi), ha trovato un accordo con la tedesco Delivery Hero per prendere il controllo di Foodora Italia, messa in vendita lo scorso agosto.