Economia

Progetto. Giovani, digitali e occupati: via a nuova scuola

Claudia La Via sabato 1 ottobre 2016
Formare gratuitamente specialisti digitali, creare nuovi posti di lavoro e provare a dare una risposta al problema della disoccupazione giovanile. Sono questi gli ingredienti che hanno spinto la Fondazione Cariplo a presentare insieme a Fastweb la Fastweb Digital Academy, una nuova scuola per le professioni digitali organizzata dal gruppo di telecomunicazioni presso la sede della nuova Cariplo Factory, inaugurata dalla Fondazione presieduta da Giuseppe Guzzetti lo scorso aprile con l’obiettivo di creare 10mila nuovi posti di lavoro nei prossimi tre anni, grazie a un confronto attivo con il mondo imprenditoriale italiano, con startup, incubatori ed esperti di formazione e grazie a partnership strategiche con grandi aziende come Microsoft, Fa- stweb, Terna e Novartis. Le lezioni del primo anno accademico della Fastweb Digital Academy partiranno il 24 ottobre con l’obiettivo di formare già nei prossimi 12 mesi mille giovani fra i 20 e i 35 anni per prepararli ai nuovi mestieri digitali. I corsi sono diversi: si va da quelli di moda 2.0 a quelli di digital marketing e fino a lezioni di stampa 3D per il design, di introduzione alla robotica e programmazione digitale anche applicata al mondo dei videogiochi. Si svolgeranno tutti presso la sede della Fondazione Cariplo all’interno dell’ex stabilimento Ansaldo, restituito alla città dal Comune sotto forma di spazio polivalente e culturale. «Vogliamo dare ai giovani esperienze spendibili, adeguare le loro competenze alla domanda attuale di professionalità sempre più specialistiche e sempre più orientate al digitale», dicea il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti spiegando che l’intento dell’iniziativa è seguire la 'filosofia' della Fondazione nata 25 anni fa e che oggi eroga circa 150 milioni all’anno in progetti legati a diversi ambiti, dal sociale all’arte e fino alla filantropia. La carenza di competenze digitali in Italia ha creato in questi anni un divario con altri Paesi europei: oggi, secondo un report Mc Kinsey, l’Italia opera al 10% del suo potenziale digitale ed è un importatore di servizi digitali, non solo dagli Stati Uniti ma anche dai Paesi europei. «Gli italiani fanno shopping online, usano i social network e le applicazioni, sono amanti dei videogiochi online, ma non creano imprese. Non costruiscono giochi e non sviluppano applicazioni. Rischiamo di perdere troppi posti nella corsa verso il futuro», ha detto Sergio Scalpelli, direttore Relazioni esterne di Fastweb presentando l’iniziativa e sottolineando l’intenzione dell’operatore di telecomunicazioni di utilizzare questa occasione per costruire nuovi mestieri e nuove professionalità. I corsi durano tutti fra le quattro e le sei settimane e prevedono un impegno a tempo pieno e diverse esperienze pratiche sul campo. I docenti sono giovani professionisti o formatori che hanno costruito il proprio successo grazie al digitale. L’obiettivo, ha proseguito Guzzetti, è fare in modo che la formazione sia seguita da interessanti prospettive di lavoro: «Stiamo sperimentando una strada: se i risultati saranno soddisfacenti, le opportunità di formazione potranno aumentare».