Economia

Garanzia giovani. Oltre 431mila registrati al programma

venerdì 27 febbraio 2015
Accelera "l'attuazione del programma Garanzia giovani": lo sottolinea il ministero del Lavoro, fornendo l'aggiornamento settimanale dal quale emerge che i giovani registrati sono 431.405 (10mila in più della scorsa settimana), pari al 77,1% del bacino di riferimento rappresentato da 560mila Neet (coloro che non studiano, non lavorano e non sono in formazione) che potranno essere raggiunti dal programma sulla base delle risorse disponibili e della spesa massima assegnata a ciascuna misura ammissibile.I giovani presi in carico dai servizi accreditati sono 200.691, con un incremento del 17,9% nell'ultimo mese. Di questi, circa 30.000 (pari al 14,7%) hanno ricevuto una proposta di attività, con un incremento del 20,5% rispetto al mese precedente.Il monitoraggio del ministero riporta lo spaccato di due Regioni nelle quali il programma ha meglio funzionato. In Emilia Romagna i giovani iscritti sono 38.472 e 17.308  quelli che sono stati presi in carico. Circa 2.000 ragazzi hanno rinunciato alla partecipazione per mancanza dei requisiti, mancato appuntamento, rifiuto della politica attiva. Più di 4.000 giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni sono stati avviati in percorsi formativi. I tirocini avviati sono stati 2.130. Più di 100 giovani hanno optato per un percorso legato alle startup.In Lombardia invece gli iscritti sono 40.116. L’adesione è stata completata da 24.518 giovani che hanno selezionato l’operatore e reso possibile l’effettiva presa in carico che ha riguardato 13.683 giovani. Di questi 11.997 hanno usufruito o stanno usufruendo delle politiche attive di Garanzia Giovani. L’inserimento nel mercato del lavoro ha interessato 8.464 giovani, per 4.392 di questi è stato attivato un tirocinio, per 3.046 un contratto a tempo determinato, per 717 un contratto di apprendistato e 309 sono stati assunti a tempo indeterminatoDopo questa fase, il programma Garanzia giovani, ricorda lo stesso report, "per espressa richiesta del ministro Poletti all'Europa, dovrà diventare una misura strutturale e costituire l'intervento nazionale per raggiungere i Neet e consentire loro l'ingresso nel mercato del lavoro".