Economia

Vademecum. Garanzia giovani: ecco come funziona in Italia

Luca Mazza martedì 29 aprile 2014
Il conto alla rovescia, ormai, sta per terminare. Dalla mattina del 1° maggio verrà attivato il portale nazionale www.garanziagiovani.gov.it. E sarà possibile compiere il primo passo: la registrazione online. Così partirà ufficialmente in Italia la Youth Guarantee, ovvero il programma biennale da oltre 1,5 miliardi di euro di risorse (co-finanziato dall’Ue) che punta a offrire un’opportunità di lavoro, tirocinio o formazione ai disoccupati – e in particolare ai Neet – di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Parliamo di una platea enorme di potenziali destinatari: circa 2,2 milioni di persone. L’iniziativa coinvolgerà tutta la Penisola (a eccezione di Bolzano, dove il tasso di disoccupazione giovanile è inferiore al 25%).Come partecipare. A partire da giovedì, con pochi clic sul sito Internet, tutti gli interessati potranno presentare le domande e scegliere la Regione da cui essere "presi in carico" (che non necessariamente deve coincidere con quella di residenza). A quel punto le richieste verranno smistate ai centri per l’impiego o alle agenzie private (accreditate dagli enti locali) che avranno il compito di contattare i giovani e poi provvederanno a stilare i singoli profili. Conclusa questa prima fase, l’obiettivo sarà quello di far recapitare ai partecipanti una proposta – contenuta in un «patto di servizio» – entro i quattro mesi successivi. Per evitare che si crei una concentrazione di candidature in determinate aree, si stanno studiando alcuni accorgimenti da prendere in corsa. Esempio pratico: se un centro di Milano si ritroverà con 30mila domande da esaminare e un altro di Brescia con 2mila, è probabile che una parte delle richieste venga trasferita dalla prima alla seconda struttura.Strategie di comunicazione. Per la riuscita del piano sarà determinante il coinvolgimento delle imprese. Ecco perché a breve partirà una campagna di comunicazione rivolta specificatamente alle realtà produttive. Sarà una sorta di «chiamata alle aziende», per spingerle ad attivarsi e per informarle delle misure previste dalle Regioni per chi garantirà un certo numero di contratti o stage. Sul portale, inoltre, ci sarà spazio per una sezione specifica in cui le imprese potranno «aderire» al programma e pubblicare le opportunità che intendono offrire agli under 29. Saranno poi gli stessi giovani a pubblicizzare il progetto ai loro coetanei, attraverso una seconda tipologia di campagna che li vedrà protagonisti. L’iniziativa è già pronta, ma per questioni "elettorali" (essendo presente il logo del ministero del Lavoro su volantini e altro materiale promozionale), probabilmente verrà lanciata dopo il voto europeo del 25 maggio.Le risorse. La quasi totalità dei fondi verrà gestita a livello locale: 1,4 miliardi dalle Regioni, mentre i restanti 100 milioni dallo Stato centrale. Dal ministero informano, infine, che i centri per l’impiego e le agenzie private saranno pagati in base ai risultati ottenuti. Ai fini della remunerazione, dunque, non conterà il numero di "prese in carico".