Economia

Galdus. Artigianato, opportunità per i giovani

martedì 15 novembre 2016

Ci sono mestieri che scompaiono, altri che nascono e altri ancora che si trasformano dalla Milano artigiana degli anni ’60 ad oggi. Cambiano anche i luoghi dove questi si rinnovano attraverso maestri che non hanno smesso di alimentarne la tradizione, esercitandoli e insegnando ai giovani le tecnologie, l’uso dei materiali e delle tecniche oggi richieste dal mercato del lavoro.

Il raccoglitore di legna, il materassaio, la portinaia sono solo alcuni dei lavori che animavano le botteghe e i cortili milanesi di ieri in cui oggi è stato possibile ancora accedere e curiosare grazie agli scatti fotografici di Virgilio Carnisio nella presentazione multimediale curata dal prof. Roberto Mutti presso la Sala del Grechetto a Palazzo Sormani grazie alla collaborazione con la Biblioteca comunale centrale Sormani.

L’iniziativa, nata in collaborazione Fondazione 3M nel cui archivio fotografico sono custoditi gli originali delle fotografie di Carnisio tra le oltre 108 mila immagini provenienti dalla storica azienda fotografica italiana Ferrania, si inserisce nella rassegna culturale del Premio Galdus 2017, concorso letterario e artistico nazionale, dedicato a L’intelligenza del fare (per maggiori informazioni www.galdus.it).

«La Fondazione 3M si pone l’obiettivo di proteggere e divulgare il grande patrimonio culturale di oltre un secolo di storia italiana espresso attraverso le immagini di importanti e “inaspettati” autori», conferma Daniela Aleggiani, segretario generale della Fondazione.

«Tra i nuovi mestieri della tradizione che promettono opportunità lavorative ci sono le professioni dell’edilizia e tra i luoghi che ancora preparano ad un mestiere, le scuole di formazione professionale come la Galdus dove lo stretto rapporto con l’impresa e con i suoi professionisti fanno da traino nella formazione dei nuovi professionisti, preparati e appassionati , riuscendo a inserire nel mondo del lavoro circa il 75% dei suoi studenti», dichiara Paola Missana, direttore generale della scuola professionale Galdus che oggi ha promosso l’incontro.

Dichiara Stefano Mutti, imprenditore e docente presso la scuola professionale regionale Galdus: «L’innovazione in questo mestiere sta soprattutto negli strumenti: miscelatori, cazzuole sempre più ergonomiche, livelli laser, attrezzi a batteria con tempi di ricarica minimi che rendono il lavoro più veloce e più preciso. Penso che “l’intelligenza del fare” sia un altro elemento essenziale per chi insegna e per chi impara questo mestiere. Con la scuola professionale Galdus, ad esempio, recentemente abbiamo progettato una ristrutturazione all’interno della scuola Lagrange. Durante quest’esperienza i ragazzi hanno fornito un servizio, ma hanno avuto l’occasione di “imparare facendo”, direttamente sul luogo di lavoro. Inoltre, sempre di più, chi si prepara ad affrontare questo lavoro non deve pensare di essere semplicemente un esecutore ma deve anche saper fare dei preventivi, riconoscere i materiali, imparare a gestire il cantiere… Questa professione potrà dare molte soddisfazioni perché nella maggior parte dei casi chi la intraprende potrà facilmente costituire delle microimprese».

Dichiara Diego Montrone, presidente di Galdus: «Oggi Galdus lavora per riavvicinare la scuola all'impresa, la preparazione teorica alla pratica artigianale offrendo ai giovani, tra i 15 e i 25 anni, la possibilità di conseguire un titolo di studio in sistema duale, cioè con un percorso misto scuola-impresa. Sono 50 i giovani che in questi primi mesi di sperimentazione hanno firmato un contratto di apprendistato previsto dal percorso duale e ne sono previsti oltre 100 entro dicembre; in due hanno già conseguito il titolo di studio previsto».