Economia

Fondoprofessioni. Valente: «Formazione continua può aiutare a uscire dalla crisi»

venerdì 16 settembre 2011
La formazione continua può aiutare lavoratori e aziende ad uscire dalla crisi, accrescendo competenze e potenzialità di entrambi. Ne è convinto Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni, il fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate, che oggi ha preso parte a Firenze al seminario Bilateralità, welfare contrattuale e contrattazione di II livello. L'evento è organizzato dalla Fisascat Cisl in collaborazione con Fondoprofessioni. «È stato un appuntamento importante - spiega a Valente - per l'attività del nostro Fondo che nel tempo ha sperimentato anche in ambiti in cui altri Fondi non lo hanno fatto. Noi siamo certi che la formazione continua deve essere concordata, mediata tra lavoratore e azienda. Solo così la formazione continua può raggiungere i risultati a cui punta, riuscendo appunto a mediare gli obiettivi e le potenzialità delle aziende e anche dei lavoratori. Altrimenti si tratterebbe solo di formazione pretesa o imposta».La chiave per lo sviluppo della formazione continua è la bilateralità. «La bilateralità - continua Valente - può salvare la formazione continua, bisogna liberare le risorse ad essa destinate da ogni forma di demagogia e sfruttamento. E le azioni di formazione continua devono dare un vero ed effettivo apporto di crescita al lavoratore e all'azienda, e quindi bisogna abbandonare abbandonare idea di formazione come un "mercato"».«Dobbiamo tornare a un tipo di formazione "essenziale" - osserva - e che si può realizzare perché le risorse ci sono, e devono essere ottimizzate. E poi dagli enti interessati, in primis dal ministero del Lavoro, deve esserci un controllo non solo formale ma sostanziale. È necessario certificare il cambiamento e il miglioramento che la formazione ha ottenuto sul discente».