Economia

PREVISIONI. L'Fmi taglia le stime di crescita dell'Italia

martedì 20 settembre 2011
Il Fondo monetario internazionale sforbicia con decisione le previsioni di crescita per l'Italia, indicando un'espansione dello 0,6% quest'anno e di 0,3% il prossimo. A giugno, nella versione precedente del World economic outlook, l'espansione dell'Italia era stimata a 1% nel 2011 e a 1,3% nel 2012."Elevati deficit e debiti pubblici, output potenziale più basso e aumentate tensioni di mercato stanno pesando sulla crescita nella maggior parte dei paesi avanzati dell'Europa", si legge nel Weo pubblicato oggi che lima la crescita anche per l'intera zona euro, portandola a 1,6% nel 2011 e a 1,1% nel 2012."È in atto una transizione verso una maggiore differenziazione tra i rischi sui debiti sovrani dei membri della zona euro, uno spostamento che sta procedendo a strappi", aggiunge l'organismo internazionale che oggi pubblica anche il suo Fiscal Monitor."È preoccupante che gli investitori abbiamo spinto significativamente verso l'alto i premi per il rischio per Belgio, Italia e Spagna e - a un livello molto minore - per la Francia".L'Fmi sottolinea come le maggiori tensioni finanziarie stiano scavando un solco tra i diversi emittenti sovrani, con sviluppi che a giugno non erano ancora previsti e che vedono ora Italia e Spagna investiti dalle pressioni dei mercati.Per l'Europa la previsione di Washington è di un rallentamento della crescita, ma non di uno stop dell'espansione. Tuttavia, i rischi sono al ribasso e le prospettive di breve termine per il continente sono basate sull'assunto che i politici europei siano in grado di attuare velocemente gli accordi presi nel summit europeo dello scorso 21 luglio.A fianco di paesi come Germania e Polonia che crescono con tassi vicini alle medie pre-crisi, e altri che come Grecia, Irlanda e Portogallo che si espandono a tassi ben sotto i ritmi pre-crisi a causa del pesante processo di consolidamento fiscale, c'è un gruppo di nazioni che procedono a un passo inferiore a quello prima della crisi per altri motivi. Tra queste Italia (e Spagna) "sono scosse dal contagio in arrivo dalla periferia e stanno sperimentano crescente volatilità di mercato e spread sui bond in aumento".Il giorno dopo l'annuncio del taglio del rating sovrano da parte di S&P, l'Fmi nota tuttavia che "l'Italia ha di recente rafforzato sostanzialmente il suo piano di bilancio di medio termine e dovrebbe ora arrivare abbastanza vicino al pareggio del bilancio strutturale nel 2013".Tra le altre stime del Weo per l'Italia: l'indice dei prezzi al consumo è visto a 2,6% nel 2011, 1,6% nel 2012 (da 1,6% nel 2010). Il tasso di disoccupazione è a 8,2% nel 2011, 8,5% nel 2012 (da 8,4%). Il saldo delle partite correnti è stimato a -3,5% del Pil nel 2011 e a -3% nel 2012 (da -3,3).