Economia

Indagine. Figure specializzate sempre più carenti nel mondo

sabato 2 novembre 2013
​L'economia mondiale sta fronteggiando una grave mancanza di figure specializzate: 18 su 30 delle più importanti economie internazionali stanno, infatti, affrontando carenza di competenze, mentre sia i livelli di disoccupazione sia il numero di posti vacanti sono in aumento. E, in molti mercati, la potenzialità della forza lavoro non soddisfa le competenze richieste dalle aziende. Queste sono solo alcune delle conclusioni che emergono dall'Hays Global Skills Index 2013, un report pubblicato da Hays, uno tra i gruppi leader a livello globale nel recruitment specializzato, in collaborazione con Oxford Economics.Il report, dal titolo The Great Talent Mismatch, basato su un'analisi dei mercati del lavoro in 30 delle più importanti economie mondiali (tra cui l'Italia), mette in evidenza come "le imprese e i  governi dovrebbero lavorare sinergicamente per diffondere tra i professionisti le giuste competenze e le specializzazioni necessarie, per garantire una ripresa sostenibile e una crescita per il futuro". Secondo l'indagine, "il problema della mancanza di corrispondenza tra specializzazioni disponibili e richiesta delle aziende affligge diversi continenti"."La situazione è particolarmente grave -avverte- negli Stati Uniti, che stanno fronteggiando una ripresa economica caratterizzata dall'assenza di lavoro, o in Spagna, Portogallo e Irlanda, Paesi gravemente colpiti dalla crisi dall'Eurozona. Il Giappone è alle prese con una stagnazione economica mentre nel Regno Unito, l'attuale ripresa economica ha messo in luce una mancanza di competenze specifiche in diversi settori. La situazione sembra migliore - continua il rapporto - in una serie di altri mercati, ma l'azione del governo e della comunità imprenditoriale è indispensabile per affrontare la carenza di competenze e specializzazioni. Il mercato del lavoro specializzato deve poter operare con maggiore flessibilità, allineando l'istruzione e i servizi preposti all'educazione alle esigenze economiche. In questo modo, verrà garantito il più alto numero possibile di lavoratori qualificati nelle generazioni che prenderanno parte al mercato del lavoro"."L'edizione della Hays Global Index Skills 2013 porta in primo piano un paradosso nei mercati del lavoro qualificato di tutto il mondo: le aziende a livello globale - ha commentato Alistair Cox, amministratore delegato di Hays - stanno lottando per trovare professionisti con il giusto mix di competenze, anche se milioni di persone restano tuttora senza lavoro. È troppo facile dare la colpa della disoccupazione alla recessione globale: i governi e le imprese possono, e devono, fare molto di più, per sviluppare le giuste competenze tra i professionisti, assicurandosi futura prosperità"."La presenza di persone competenti - ha concluso Cox - è alla base di ogni organizzazione di successo e trovare la persona giusta per una determinata posizione lavorativa può rivoluzionare le imprese, rendendo più forti le società in cui viviamo. Non ci sono soluzioni facili in grado di risolvere i problemi che il mercato del lavoro qualificato sta attraversando. Riteniamo tuttavia che i principi di base delineati nell'Hays Global Skills Index possano essere applicabili in ogni paese e potrebbero consentire un reale progresso verso la soluzione dei problemi all'interno dei mercati internazionali del lavoro. Tutti potranno trarne notevoli benefici a lungo termine".