Economia

Casa. Famiglie e mutui, c’è l’impegno Consap: «Fermiamo l’algoritmo della denatalità»

Andrea Bernardini martedì 28 novembre 2023

il presidente di Consap, Sestino Giacomoni

L’algoritmo? Non può essere l’unico strumento cui affidarsi per deliberare la concessione di un mutuo fondiario. Dopo l’inchiesta di Avvenire sulle difficoltà delle famiglie con figli ad accedere ai finanziamenti, anche il presidente di Consap, Sestino Giacomoni, fa sentire la sua voce. E lo fa all’indomani del trentennale della Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici, celebrato alla Camera dei Deputati, in cui ha ricevuto il ringraziamento del governo per aver «operato costantemente – sono parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – per conto delle Istituzioni, al fianco delle imprese e ancor più degli italiani, accompagnandoli e sostenendoli in alcune tappe fondamentali della propria vita e facendo sentire la presenza dello Stato nei momenti di difficoltà». A testimonianza dell’importante ruolo sociale che ricopre la società all’evento sono intervenuti anche il Presidente della Camera Fontana e i Ministri Giorgetti, Fitto e Tajani.

Il fondo Consap, sorto con l’intento di favorire l’accesso al credito delle famiglie più fragili, ha quasi dieci anni di vita. Come funziona questo strumento?

Il Fondo mutui per la prima casa offre una garanzia pubblica del 50%, agevolando l’acquisto della prima casa a tutti i cittadini ed in particolare alle giovani coppie sotto i 36 anni e alle famiglie mono genitoriali, per le quali dal 2021 la garanzia arriva fino all’80% del valore dell’immobile. Dall’avvio della sua operatività il Fondo ha prestato garanzie su oltre 458.000 mutui, per un contro valore di oltre 53,8 miliardi. Oggi, grazie a questo strumento, tutti i giovani sono bancabili, anche se non hanno contratti di lavoro a tempo indeterminato. Per questo è da apprezzare la decisione del governo di inserire nella manovra la proroga per tutto il 2024 della garanzia all’80% per le giovani coppie, rifinanziandola con 282 milioni di euro.

Dalle categorie prioritarie che possono accedere al fondo sono escluse, al momento, le famiglie con più figli, penalizzate da quello che Avvenire ha definito l’algoritmo della denatalità. Qual è la sua opinione?

In realtà non sono escluse dal Fondo anche se non è prevista una categoria prioritaria specifica. Dalla vostra indagine emerge che per le banche un figlio è peggio di un debito, ma noi sappiamo bene che per il nostro Paese i figli rappresentano il futuro! Per questo ritengo che, attraverso l’intervento di Consap, dobbiamo “sterilizzare” “l’algoritmo della denatalità”, utilizzato dalle banche per concedere il mutuo. Se all’intelligenza artificiale si affianca la sensibilità umana, lo human touch si comprende che i figli non possono essere considerati semplicemente un debito, ma una risorsa per la famiglia e la collettività.

Tra le criticità segnalate dalle famiglie numerose: un tetto Isee di 40mila euro, che potrebbe essere penalizzante per le grandi famiglie. E Il tetto al finanziamento concedibile (in virtù del fatto che una famiglia numerosa ha bisogno di spazi grandi).

Sono d’accordo. Le giovani coppie e le famiglie numerose hanno bisogno di un aiuto concreto per creare e far crescere una famiglia e l’unico modo è un sostegno reale, efficace e facilmente accessibile da parte dello Stato. È necessario, pertanto, iniziare un percorso di miglioramento degli strumenti di supporto, soprattutto considerato il periodo di crisi economica che stiamo attraversando. Per questo motivo, in occasione del trentennale ho proposto all’Abi, all’Ania, all’Ivass e agli altri soggetti interessati, di istituire un tavolo tecnico permanente presso Consap. La proposta che porterò all’attenzione del governo è quella di ampliare i requisiti di accesso al Fondo casa con la garanzia all’80% anche alle famiglie con più figli, in modo da sterilizzare “l’algoritmo della denatalità”, dando la possibilità alle famiglie numerose di crescere i figli in un ambiente confortevole, guardando al futuro con serenità. In qualità di Presidente di Consap, mi impegnerò personalmente per portare avanti queste proposte perché da sempre sono convinto che, se ciascuno di noi farà al meglio di sé quello che è chiamato a fare, l’Italia anche grazie al nostro impegno, sarà un Paese migliore».

Dalle storie raccolte da «Avvenire» emerge come diverse famiglie, che pagavano regolarmente una rata di mutuo superiore, quando hanno chiesto una surroga a condizioni migliori, è stata loro negata in virtù della numerosità della famiglia. Non sarebbe il caso di estendere la garanzia anche alle surroghe?

Sì, personalmente credo che sia il caso! Il Fondo prima Casa, unito ad altri aiuti di Stato, è uno strumento importante per dare un sostegno alle famiglie ed alle giovani coppie, ma non è sufficiente per aiutare realmente le famiglie numerose. Dobbiamo quindi fare di più e cercare di migliorare gli strumenti che abbiamo, adattandoli alle nuove esigenze ed ai tempi che viviamo. Continuando a svolgere, come ha giustamente ricordato il presidente Meloni, in occasione del suo messaggio per il trentennale di Consap, un “ruolo di tutela e garanzia, che assume ancor più importanza nell’attuale situazione economica”. Lasciatemi concludere ricordando che da 30 anni Consap svolge una funzione sociale fondamentale per tutelare, sostenere ed assicurare un futuro migliore agli italiani e continuerà a svolgerla sempre di più nel futuro.