Economia

I CONTI DELLA CRISI. Europa, record di disoccupati Mai così tanti da 10 anni

venerdì 30 ottobre 2009
Disoccupazione record, inflazione che non frena: sono ancora dati che parlano di crisi quelli che arrivano oggi dall'Europa e dall'Istat. In Europa la disoccupazione è al top dall'introduzione dell'euro a oggi: dal 9,6% di agosto al 9,7% a settembre per l'area euro, dal 9,1% di agosto al 9,2% nell'insieme dell'Unione Europea (il più elevato dal 2000). Un anno fa, il tasso di disoccupazione era al 7,7% nell'area euro ed al 7,1% nell'Ue. Il numero uno del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, avverte che "Abbiamo davanti a noi ancora 12 mesi di aumento della disoccupazione a livello mondiale". Strauss-Kahn ha poi aggiunto che "la ripresa continuerà ma sarà lenta" e "c'è il rischio che ci sia una ripresa senza posti di lavoro". Secondo il numero uno del Fmi, "la crescita ripartirà dal primo novembre del 2010 a livello globale" grazie agli stimoli e agli incentivi varati dai governi. "Lacrisi non è finita abbiamo bisogno di politiche di sostegno e di politiche pubbliche per aiutare i paesi deboli. Non possiamo dichiarare vittoria prima di avere avviato una diminuzione della disoccupazione". Tuttavia Strauss-Kahn ha detto anche che"è ancora troppo presto per avviare le exit-strategy e ritirare gli aiuti" anche se, ha osservato, "dobbiamo aiutare la ripresa ma senza aumentare il deficit".L'Europa non abbassa la guardia e chiede misure per affrontare il problema. emerge dal documento conclusivo del vertice in corso a Bruxelles, la cui bozza è già in circolazione. "La situazione della disoccupazione in Europa è prevista in ulteriore peggioramento pertanto è richiesto un impegno politico continuo per attivare politiche a favore del mercato del lavoro. Sono necessarie misure per sostenere il mercato del lavoro e per impedire che gli alti livelli di disoccupazione si stabilizzino". Al capitolo disoccupazione, si aggiunge l'inflazione che è in lieve rialzo a ottobre in Italia e non frena in Eurozona. L'indice Istat segna un incremento mensile dello 0,1% per un aumento tendenziale dello 0,3%. A settembre il costo della vita era sceso dello 0,2% rispetto ad agosto e cresciuto dello 0,2% rispetto ad un anno prima. E nell'area euro - 0,1% secondo la prima stima pubblicata oggi da Eurostat. In settembre lo stesso tasso era a -0,3%.E se ieri la commissione Bilancio del Senato ha rinviato all'Aula l'emendamento per il taglio dell'Irap, il quadro che si forma rende difficile l'approvazione. Dopo il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, anche il leader della Cisl Raffaele Bonanni avverte: "Per quel che mi riguarda sarò io stesso a proporre lo sciopero generale se il governo aiuta solo le imprese per superare la crisi economica. Siamo stufi di pagare anche per altri".