Economia

Ripresa. Effetto vaccini: il Pil del Regno Unito verso una crescita record

Pietro Saccò lunedì 26 aprile 2021

Shopping post-lockdown in un centro commerciale di Londra il 12 aprile del 2021

Grazie ai progressi della campagna vaccinale, l’economia britannica è diretta verso la ripresa più forte di sempre. Gli economisti dell’Item Club nelle previsioni di primavera hanno alzato al +6,8% le stime di crescita per il 2021, con una significativa accelerazione rispetto al +5% indicato a gennaio. Le previsioni dell’Item Club, gruppo indipendente di ricercatori sponsorizzato da EY, sono particolarmente autorevoli perché si basano sullo stesso modello econometrico utilizzato dal governo britannico. «Il programma di vaccinazione prosegue, le restrizioni si stanno allentando e l’economia si è dimostrata più resiliente di quanto ci aspettassimo – spiegano gli economisti –. Se si aggiunge lo stimolo aggiuntivo annunciato nel Budget, lo scenario è molto migliore di quello che avremmo anche solo potuto immaginare 12 mesi fa».

L’ottimismo dell’Item Club non è isolato. Anche gli analisti di Goldman Sachs in una nota inviata ai clienti nel fine settimana hanno alzato la previsione sulla crescita del Pil britannico dal +7,1% a un +7,8% che loro stessi hanno definito «sorprendente». Se le stime di Goldman Sachs sono corrette quest’anno il Regno Unito crescerà più degli Stati Uniti, per i quali la banca d’affari prevede un’espansione del 7,2%. Le basi di partenza erano però differenti: lo scorso anno il Pil britannico è sceso del 9,9%, quello americano del 3,5%.

La ripresa del Regno Unito nel grafico dell'EY Item Club - EY Item Club

Entrambe le nazioni stanno beneficiando della loro capacità di vaccinare rapidamente una larga parte della popolazione. Più del 60% dei cittadini maggiorenni britannici ha ricevuto la sua prima dose di vaccino e quasi il 24% ha avuto anche il richiamo. I significativi allentamenti del lockdown in aprile hanno generato una robusta ripresa dell’ottimismo e dell’attività economica. Venerdì scorso l’indice PMI pubblicato da Ihs Markit – che si basa sulle aspettative dei responsabili degli acquisti ed è un ottimo termometro delle prospettive dell’economia – per il Regno Unito è balzato da 56,4 a 60 punti (i 50 punti dividono le aspettative di contrazione dell’economia da quella di crescita). È il livello più alto dal novembre del 2013.

La solida ripresa britannica può migliorare le aspettative anche per l’Europa, almeno se i governi sapranno accelerare le capagne vaccinali: i cittadini maggiorenni dell'Unione Europea che hanno ricevuto almeno una dose sono solo il 24,2% e solo l’8,9% ha già avuto entrambe le dosi. Anche l’indice PMI della zona euro, comunque, permette si speare in un’accelerazione: ad aprile è salito da 53,2 a 53,7 punti, il livello più alto degli ultimi nove mesi. «In un mese dove le misure di contenimento si sono intensificate per l’ennesima ondata di infezioni, l’economia dell’eurozona ha indicato un potenziale incoraggiante» ha commentato Chris Williamson, capo economista di IHS Markit.