Economia

Dibattito. Cooperazione internazionale, l'Italia può fare passi avanti

E.DI.VA Etica, dignità e valori - Associazione Stakeholders Aziende di Credito giovedì 9 novembre 2017

Si è svolta a Milano una significativa riflessione dal titolo:"Cooperazione internazionale ed imprese profit e non profit: qualefinanza di servizio per progetti imprenditoriali di reciprocosviluppo?", alla presenza di alcuni rappresentanti del mondo delcredito, delle istituzioni e del volontariato.

Gianluca Grandi - ministro Plenipontenziario della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri e Coordinatore per il Settore Privato ha evidenziato la forte volontàdelle Istituzioni di coinvolgere il mondo delle imprese nellacooperazione internazionale, facendo fare quel salto in avantinecessario per affrontare le grandi opportunità che si aprono, specieper il nostro paese che si affaccia al bacino del mediterraneo, con lasua grande vocazione all'internazionalizzazione. Per Grandi occorredistinguere tra internazionalizzazione e cooperazione, ma l'attenzionedell'Unione Europea e dell'Italia per lo sviluppo della cooperazioneinternazionale, merita risposte adeguate da parte dell'imprenditorianell'approcciarsi con un modo nuovo di fare impresa ai paesi in via disviluppo, con ricadute positive per tutti.

Gianni Vernocchi - Presidente di Ediva, etica, dignità e valori - Associazione Stakeholders Aziende di Credito ha evidenziato l'opera della Onlus, tramite i suoi interventi nelleassemblee dei soci delle banche, per sensibilizzare gli Istituti diCredito ad offrire nuovi servizi e consulenza per accompagnare il mondodelle imprese profit e non-profit verso le nuove frontiere dellacooperazione, anche nell'accesso ai fondi europei e nazionali". Piu'cooperazione internazionale, per Vernocchi, significa avere piu' imprese attente ai valori dell'etica finanziaria e della Responsabilità Sociale d'Impresa; da qui l'esigenza di apposite politiche creditizie persupportare il mondo delle piccole e medie imprese con linee di creditofrazionate e per progetti di alto profilo, che presentano soluzionipositive per l'occupazione e la crescita insieme ad una minorerischiosità per le banche stesse.

Stefano Cerrato - segretario del Centro Nazionale per il Volontariato ed ex Dirigente di un importante gruppo bancario, mette in luce la fortecrescita della collaborazione tra banche e settore non profit,fortemente sviluppatasi durante la grande crisi finanziaria, presentando tassi di insolvenza sugli impieghi del 2% contro una media del sistemadel 15%.Sia come operatore del mondo del volontariato che come exDirigente di Banca, Cerrato ha sperimentato la positiva operosità ditante realtà del non-profit che si stanno affacciando verso i paesi delmediterraneo con un nuovo slancio, come dimostra alcune recentiiniziative avviate in Libano.

Sabina Bellione - Responsabile Internazionalizzazione del Consorzio CGM che con oltre 45.000 dipendenti è il piu' grande network che raggruppa leimprese sociali conferma questa vocazione internazionale delle impresesociali che saranno chiamate sempre piu' a mettersi in rete, nelreciproco aiuto, per testimoniare come il futuro dell'impresa dovràessere solidale, cooperativo ed attento all'autentico sviluppo umano.

Infine Alberto Broggi - Segretario Generale della First Cisl dei Laghi - sindacato dei bancari, degli assicurativi, degli esattoriali e delleautority della Cisl mette in luce l'operosità della FondazioneProsolidar Onlus, l'ente bilaterale tra ABI e sindacati che raccoglie icontributi volontari dei dipendenti del settore credito e delle bancheper iniziative di solidarietà e di sviluppo sia in Italia cheall'estero. First Cisl - afferma Broggi - è particolarmente attentaalla Responsabilità Sociale d'Impresa ed allo sviluppo dellaCooperazione Internazionale in quanto rappresenta una risposta esigentecoerente con il documento dei sindacati del credito intitolato: "Per unmodello di banca al servizio dell'occupazione e del paese", presentatoall'Abi nell'ambito del rinnovo del contratto nazionale del credito del31 marzo 2015.

Da questo confronto emerge una grande attesa per i contenuti della prossima prima Conferenza Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, grazie all'impegno del Vice Ministro degli Esteri Mario Giro, chesarà chiamata ad avviare un confronto tra esperienze e competenze, perdare al nostro paese nuove prospettive per uno sviluppo solidale,sostenibile e stabile a servizio della pace tra i popoli.