Economia

IL VERTICE. Ecofin, Tremonti: l'Italia non preoccupa l'Europa

martedì 7 settembre 2010
La difficile situazione politica e di governo in corso in Italia non preoccupa l'Europa. Ne è convinto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa al termine dell'Econfin. «Non ci sono preoccupazioni all'Ecofin su quanto sta avvenendo in Italia. Il paese - ha aggiunto - è molto più serio di quanto si immagini».Intanto l'Ecofin ha dato il via libera alla nuova vigilanza finanziaria sulla base dell'accordo raggiunto con il Parlamento europeo il 2 settembre scorso. La riforma punta a stabilire nuove basi per la supervisione in Europa eliminando quelle debolezze e carenze che si sono evidenziate durante la crisi finanziaria.  Il meccanismo prevede la creazione di un board che dovrà vigilare sui rischi sistemici europei (Esrb) e di tre supervisori europei: un'autorità sulle banche (Eba), un'autorità sulle assicurazioni e un'altra sui mercati. Il nuovo meccanismo dovrà entrare in operatività dall'1 gennaio 2011. Il Parlamento sarà chiamato ad appovare il testo in prima lettura durante la sessione plenaria che comincerà il 20 settembre.Soddisfazione ha espresso il Commissario Ue al mercato interno e ai servizi finanziari, Michel Barnier, sull'accordo sulla riforma della Vigilanza, accordo che «ci consente di dire che Usa e Ue rispettano lo stesso calendario per l'attuazione delle decisioni del G20».La necessità di una nuova vigilanza finanziaria a livello europeo, ha precisato «è la principale lezione che abbiamo tratto dalla crisi. «È importante - ha detto in conferenza stampa - aver creato una torre di controllo europea per prevenire i rischi sul sistema finanziario in un Continente in cui ciascun Paese ha la metà delle banche che appartiene ad un altro Paese. Questo accordo - ha aggiunto - rappresenta un quadro in cui inseriremo altri tasselli, sui derivati, sulla vendite allo scoperto, sulle agenzie di rating».Il Comitato di vigilanza sui rischi sistemici (European Systemic Risk Board) sarà presieduto nei primi cinque anni dal presidente della Bce. Dovrà sorvegliare affinchè non si verifichino nuovi rischi sulla stabilità finanziairia dell'area euro e di tutta l'Unione europea. Del nuovo organismo faranno parte i rappresentanti di tutte le autorità nazionali di vigilanza. Le autorità europee di settore sono denominate: European Banking Authority (Eba), European Insurance and Occupational Pension Authority, European Securities and Markets Authority.Ad esse spettano le decisioni sulle questioni relative ai gruppi cross-border quando le autorità nazionali non sono tra loro d'accordo. L'Authority europea sui mercati avrà competenza, tra l'altro, sulle agenzie di rating e sui settori a rischio come quello dei derivati.La Commissione europea si occuperà di definire nel dettaglio gli ambiti di intervento delle tre Autorità.