Economia

L?iniziativa. . E il sociale naviga nel Mediterraneo

ANDREA DI TURI giovedì 31 marzo 2016
Difficile trovare un’immagine più evocativa di una nave che solca le acque quando si vuol dare l’idea di un viaggio in corso. E infatti è proprio questa l’immagine o, meglio, il luogo scelto da Gruppo Cgm e Fondazione Acra per il primo Social enterprise Boat camp, la crociera rivolta agli imprenditori e innovatori sociali d’Italia e del mondo. La crociera avrà luogo dal 28 al 31 maggio da Civitavecchia a Barcellona e ritorno. A bordo della Cruise Roma di Grimaldi Lines si parlerà del viaggio che in molti stanno provando a fare per trovare soluzioni nuove a problemi irrisolti attraverso la formula dell’impresa sociale, orientando l’attività imprenditoriale prima di tutto alla produzione di un impatto sociale positivo sulla collettività. Come hanno fatto alcuni degli imprenditori sociali che porteranno a bordo le loro storie straordinarie: il 27enne Kago Kagichiri, che in Kenya ha messo a punto un sistema automatizzato basato su sms per permettere ai giovani di studiare; Harish Hande, fondatore di Selco, realtà leader in India per l’elettrificazione rurale fondata sull’energia solare; o uno dei più brillanti programmatori in Italia, un 14enne che pare già sogni di fare l’imprenditore sociale. «Vogliamo unire in modo informale le varie voci – spiega Elena Casolari, Ad di Fondazione Acra – per mettere le persone in condizione di riflettere e progettare insieme in un contesto spoglio da distanze. Creare, cioè, l’humus da cui possono germogliare nuove idee a forte impatto sociale: quel networking costruttivo che permette alle stesse imprese che lo praticano di ottenere le migliori performance». L’agenda del boat camp, che può contare sul supporto principale di Enel, insieme a Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo (partner organizzativo è Fondazione Opes), è fitta. Prevede sessioni plenarie, gruppi di lavoro, momenti di storytelling corale. In particolare, verranno prima analizzati, poi de-costruiti e infine ricostruiti, casi e modelli di business di imprese sociali operanti nei più vari settori che saranno stati selezionati attraverso il contest «La mia impresa sociale», la cui scadenza è stata posticipata al 17 aprile (per candidarsi, e per tutte le informazioni su come partecipare al boat camp, vedere www.boatcamp2016.org). Nella giornata a Barcellona, ospiti di Fondazione La Caixa, è previsto invece il confronto con realtà dell’imprenditoria sociale spagnola. Il boat camp cadrà in un periodo in cui è attesa, o quanto meno auspicata, la fine di un altro viaggio: quello della legge delega sulla Riforma del Terzo settore, approvata ieri al Senato, che ha nella revisione della legge sull’impresa sociale un punto chiave e che in primavera, appunto, potrebbe chiudersi. «L’augurio - dichiara al riguardo Stefano Granata, presidente di Gruppo Cgm – è che si giunga a un’impresa sociale aperta a tutti, sia nel senso dei beneficiari, sia degli operatori economici, che potranno avere a disposizione un modello più equo, condiviso, sostenibile per creare sviluppo ». Ma tornando alla crociera, c’è un altro valore simbolico forte che i promotori auspicano possa caratterizzare l’iniziativa: «Che il Mediterraneo – dice Granata, con in mente il dramma senza fine dei migranti inghiottiti dal mare nostrum – rappresenti un luogo di opportunità e rigenerazione per l’Europa. Il boat camp è un modo per costruire una community, perché l’impresa sociale non è una scommessa individuale ma collettiva». © RIPRODUZIONE RISERVATA Elena Casolari Stefano Granata