Economia

POLITICA ECONOMICA. Draghi: «Più rigore nelle politiche dell'Eurozona»

martedì 15 febbraio 2011
La credibilità raggiunta dalla politica monetaria nel gestire la crisi finanziaria va salvaguardata mantenendo alta la guardia. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, intervenuto all'Abi a un convegno dell'Arel in onore dell'economista e politico Beniamino Andreatta sull'autonomia della politica monetaria.«Durante l'ultima crisi l'ancoraggio delle aspettative d'inflazione nell'area dell'euro ha concesso un ampio spazio di manovra alla politica monetaria, per garantire il funzionamento dei mercati», dice il governatore di Bankitalia, candidato alla successione alla presidenze della Bce dopo la scadenza del mandato di Jean Claude Trichet.«Sono state adottate misure eccezionali di creazione di liquidità, senza muovere le aspettative di inflazione nel medio-lungo termine», ha aggiunto, sottolineando che «la credibilità che abbiamo raggiunto va salvaguardata, mantenendo alta la guardia».Ieri, in una intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, Draghi aveva pure usato parole nette contro i rischi di una crescita con elevati livelli di inflazione e aveva anche esplicitamente elogiato la Germania per essere riuscita ad aumentare la competitività facendo riforme strutturali.Il più diretto concorrente di Draghi per la corsa alla presidenza della Bce è stato il tedesco Axel Weber, considerato un falco della politica monetaria e in alcuni casi critico della politica della stessa Bce, che ha ritirato la propria candidatura. Non è ancora chiaro se la Germania accetterà di appoggiare un candidato non tedesco, anche se ufficialmente tutti dicono che la nazionalità non è un requisito.POLITICHE FISCALI SOSTENIBILI FONDAMENTO ESSENZIALE UESecondo Draghi, che ripercorre l'esperienza degli anni '80, un fondamento essenziale per la Unione europea sono politiche fiscali sostenibili e quindi «oggi come negli anni Ottanta, la politica monetaria non può essere considerata un rimedio all'irresponsabilità di altre politiche». Il patto di stabilità e crescita, di cui in questo periodo si discute la revisione per renderlo più efficace, a volte è stato piegato «anziché aggiustare le politiche, annacquando il Patto o violandone lettera e spirito. Molti Paesi membri hanno affrontato la crisi globale con livelli già elevati del debito pubblico», dice il governatore di Bankitalia che presiede anche il Financial Stability Board.BENE ISTITUZIONI EUROPA PER RAFFORZARE REGOLE GESTIONE CRISI«Occorre continuare a rafforzare la costruzione europea», dice Draghi, che apprezza il lavoro delle istituzioni europee: «Stanno lavorando nella giusta direzione». Il governatore sottolinea in proposito i tre fronti dove «i progressi sono più necessari» e indica regole di coordinamento fiscale più stringenti e meno discrezionali, un meccanismo di sorveglianza macroeconomica tra i Paesi dell'area, e «meccanismi robusti di gestione delle crisi e di supporto finanziario, nell'ambito di una chiara condizionalità».