Economia

INTERVISTA. L’ideatrice del primo indice etico: «Serve una finanza socialmente utile»

Andrea Di Turi lunedì 23 aprile 2012
​Il nome di Amy Domini è sinonimo nel mondo di finanza etica o socialmente responsabile (Sri). Quella che utilizza criteri sociali e ambientali, oltre che economici, per selezionare gli investimenti. Autrice di volumi divenuti pietre miliari del settore (come Ethical Investing, 1984) nel 1990 lanciò il "Domini Social Index 400" (Dsi400), il primo indice etico al mondo.Perché si fatica ad accettare che l’investimento responsabile non penalizza i rendimenti?È un mistero. È una strategia d’investimento come altre. Rimprovero le business school che incensano i grandi capitani d’industria della storia, come Rockefeller, che hanno fatto enormi fortune, ma non dicono nulla su come le hanno fatte: magari causando la rovina di centinaia di concorrenti, di lavoratori e famiglie, o provocando grande inquinando.Sull’esempio dell’indice Dsi400, oggi molte Borse nel mondo dispongono di indici etici: quanto contano per promuovere una finanza responsabile?In Sudafrica si è sviluppata una competizione fra le società quotate per soddisfare i requisiti dell’indice. Uno studio ha mostrato che le società incluse nell’indice hanno performance superiori. Lo stesso si può dire del Brasile. Ma è necessario soprattutto che siano divulgati i criteri su cui si fondano.Che ruolo hanno avuto gli investitori religiosi, o faith-based, nella finanza Sri?Gran parte dell’investimento Sri ha le sue radici in questo tipo di investitori. Le persone delle comunità religiose hanno una capacità unica di organizzarsi su scala globale e produrre cambiamenti sociali: furono determinanti nel dibattito sul ruolo delle società statunitensi in Sudafrica, quando la maggioranza nera non aveva diritto di voto. Particolarmente attiva fu una congregazione di suore in Sudafrica: si creò il network di investitori faith-based Iccr (Interfaith center on corporate responsibility) e nel ’71 fu presentata la prima mozione di azionisti responsabili sul tema.Perché molti grandi investitori Sri negli Usa hanno appoggiato il movimento Occupy?Occupy ha scosso gli Stati Uniti. Condividiamo molte delle loro istanze. Il messaggio è che c’è qualcosa di sbagliato in Wall Street, oggi concentrata sul rendere molto ricche poche persone.La finanza responsabile può aiutare a prevenire nuove crisi?Come investitori Sri abbiamo sempre pensato che, crescendo, avremmo potuto influenzare le regole. In parte sta accadendo: organizzazioni come Ubs o Munich Re stanno integrando i criteri sociali, ambientali e di governance nel valutare gli investimenti, e stimolano le società a far business in modo diverso. E crescono gli studi sull’utilità o inutilità sociale di certi strumenti: si è anche proposta l’istituzione di un ente, come la Food and Drug Administration per i prodotti farmaceutici, che certifichi i prodotti finanziari.