Economia

Discriminazione di genere. Randstad aderisce al Progetto Libellula

Redazione Romana giovedì 27 febbraio 2020

Randstad, primo operatore mondiale nei servizi per le risorse umane, entra a far parte del Progetto Libellula, il programma nato nel 2017 che unisce una rete di aziende nel contrasto alla violenza e alla discriminazione nei confronti delle donne e promuove la diffusione di una cultura aziendale fondata sul rispetto e sulla parità di genere. Nell’ambito del Progetto, Randstad organizzerà un programma di incontri per sensibilizzare i propri dipendenti sui temi degli stereotipi di genere e sulla valorizzazione delle diversità in azienda.

In Randstad un manager su due è donna e già nel 2011 era stata la prima agenzia per il lavoro a ricevere la certificazione Gees (Gender Equality European Standard), uno standard europeo che attesta i risultati delle imprese in termini di pari opportunità offerte a uomini e donne all’interno dei processi decisionali aziendali. Nel 2020 questa certificazione, che nel frattempo è diventata Geeis – Diversity (Gender Equality European & International Standard), è stata rinnovata e ampliata e ha certificato le performance di Randstad nella tutela e valorizzazione di tutte le diversità.

«Le aziende non sono solamente un luogo di lavoro, ma rappresentano un piccolo spaccato della società, dove ogni persona trascorre buona parte della giornata e porta con sé le proprie esperienze professionali e personali e la propria unicità – afferma Valentina Sangiorgi, Chief Hr Officer di Randstad Italia –. Valori come inclusione e rispetto delle diversità possono dunque essere più facilmente diffusi se coltivati quotidianamente in ambiente lavorativo. In Randstad nell’ultimo anno le donne in posizione di leadership sono passate dal 47% al 50% del totale dei dipendenti e sono stati attivate diverse iniziative per far sentire ogni persona egualmente valorizzata, rispettata e sostenuta. L’adesione al Progetto Libellula è per noi un ulteriore passo avanti in questa direzione e un’opportunità per condividere all’esterno ciò che abbiamo già sperimentato nella nostra realtà».