Economia

CRISI. Borsa, crollano i listini europei

lunedì 30 marzo 2009
Dopo due settimane consecutive di rialzi, sulle borse internazionali ritornano il pessimismo per la congiuntura economica e le vendite. Oltre ai realizzi degli investitori, pesano gli interventi del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, sul settore della finanza e dell'auto. L'inquilino della Casa Bianca ha criticato i piani di rilancio messi a punto per i colossi di Chicago, ha chiesto e ottenuto le dimissione del numero uno di General Motors, Rick Wagoner, e dal Governo è emerso che Chrysler sarà lasciata fallire se entro trenta giorni non sarà raggiunto un accordo con la Fiat. Accordo che comunque dovrà essere modificato. Elementi che hanno fatto iniziare la settimana per le borse internazionali all'insegna dei ribassi. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso con un calo del 4,53%. E male è partita tutta l'Europa, con Francoforte in contrazione del 3,19% al giro di boa, Parigi in flessione del 2,30% e Londra dell'1,87%.Piazza Affari in rosso. Milano, dopo aver guidato i rialzi nelle ultime due settimane, conquista la maglia nera fra le consorelle del Vecchio Continente, con l'S&PMib in calo del 3,71% e il Mibtel del 2,97%. Male anche l'All Stars (-2,24%), mentre il Midex registra una flessione più contenuta (-0,44%). E a Piazza Affari Fiat frena bruscamente sul futuro del settore auto. Il titolo del Lingotto cede il 7,12% a 4,89 euro, in linea con il settore europeo. Male anche Pirelli, che perde il 5,97% a 0,17 euro. Ma sono i titoli del comparto bancario a trascinare l'S&PMib al ribasso. Unicredit, maglia nera del listino principale di Borsa Italiana, lascia sul terreno il 7,55% a 1,21 euro. E piovono le vendite anche su Intesa Sanpaolo (-6,08% a 2,04 euro), Banco Popolare (-6,78%), Mps (-6,48%), Bpm (-5,29%) e Ubi Banca (-3,63%).Realizzi anche su Stmicroelectronics, protagonista di ottime performance nelle ultime sedute. Il titolo del gruppo attivo nei semiconduttori cede il 4,12% a 3,66 euro. In flessione anche i titoli del comparto assicurativo, con Generali (-4,07% a 12,97 euro), Unipol (-3,77%) e Fondiaria-Sai (-3,09%).Cali più contenuti per i titoli energetici, in particolare quelli del settore più difensivo delle utility. Snam Rete Gas, fra i pochissimi titoli comprati, sale dello 0,19%,mentre Terna perde lo 0,73%, Enel il 2,15% e A2A il 2,51%. Peggio i petroliferi, in scia al calo del prezzo del greggio. Eni cede il 2,34% a 14,61 euro, Tenaris il 3,69% e Saipem il 3,15%.Euro ai minimi da due settimane. Lo scivolone delle borse, legato alle preoccupazioni per l'industria dell'auto Usa, fa calare l'euro, con gli investitori che cercano rifugio nel biglietto verde. Pesa anche il salvataggio da parte della banca centrale spagnola della Caja de Ahorros Castilla La Mancha. La moneta comune passa di mano per 1,3167 dollari, ai minimi di quasi due settimane. Euro in calo anche sullo yen a 127,38, mentre ildollaro guadagna terreno sulla divisa nipponica a quota 96,76.